La ricarica a induzione per le auto elettriche diventa realtà. Manca poco, ma il progetto “Arena del futuro”, messo a punto lungo l’autostrada Brebemi A35, è pronto alla commercializzazione: un circuito di circa 1 km dove i veicoli elettrici possono caricare le batterie durante la marcia, grazie a un sistema di ricarica wireless a induzione dinamica integrato al fondo stradale. “Il parlamento europeo ha fornito delle date. La strada è quella. Diamoci da fare. Qui 13-14 aziende, con accademia e partner, hanno trovato una soluzione per la decarbonizzazione. E siamo pronti a commercializzare questo progetto. Avevamo pensato che il pantografo fosse un’opzione valida, ma ci siamo ricreduti e abbiamo abbracciato un’altra strada”, ha detto il presidente di A35 Brebemi, Francesco Bettoni.
Questa tecnologia permette ai veicoli elettrici di ricaricarsi viaggiando su corsie dedicate, grazie ad un innovativo sistema di spire posizionate sotto l’asfalto che trasferiscono direttamente l’energia necessaria ai mezzi (auto, camion, bus). Un sistema di mobilità a “zero emissioni”, che include differenti elementi studiati dalle eccellenze industriali coinvolte per interagire tra loro, quali asfalto, centraline, cavi, veicoli elettrici e connettività 5G.
La Dynamic Wireless Power Transfer ha un costo di realizzazione pari a 1,2 milioni di euro a km, ma varia in relazione alla potenza che si vuole fornire alle spire elettriche che vengono annegate poco sotto l’asfalto.
Nell’anello dell’autostrada lombarda la Fiat 500 elettrica assorbe 27 kW a 50 km/h, un bus può arrivare addirittura a 80 kW. Ciò significa che la ricarica in movimento ha già una potenza superiore a una colonnina a corrente alternata.
I vantaggi della ricarica a induzione per le auto elettriche
Tra i tanti vantaggi della tecnologia di ricarica ad induzione le ricerche stanno evidenziando: una maggior efficienza energetica del veicolo grazie alla ricarica in viaggio, una riduzione del volume delle batterie nei veicoli senza impattare sulla capacità di carico merci e persone, un aumento della vita media della batteria stessa grazie al fatto che si eviterebbero picchi di ricarica perché verrebbe alimentata ad intervalli durante il giorno. Una volta a regime, il sistema potrà contribuire a migliorare la qualità del viaggio dell’utente, grazie a una riduzione dei tempi di sosta per ricarica legata alla combinazione ottimale tra diversi sistemi di ricarica. Tutti questi obiettivi sono raggiungibili anche grazie alle innovative tecnologie offerte dal 5G e dalle soluzioni applicative basate sull’Intelligenza Artificiale, che faciliteranno lo scambio di informazioni tra il veicolo e le piattaforme di gestione, aumentando la sicurezza stradale e l’efficienza degli spostamenti.
I partner del progetto
ll progetto pilota italiano, coordinato da A35 Brebemi e Aleatica, operatore globale di infrastrutture di trasporto, conta sulla cooperazione con Abb, Electreon, Iveco, Iveco Bus, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, Tim, Fiamm Energy Technology, Università Roma Tre, Università di Parma, Vigili del Fuoco e Ministero dell’Interno – Polizia Stradale. “Arena del Futuro” si conferma un ottimo esempio di innovazione collaborativa per la mobilità a “zero emissioni” di persone e merci.