Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha acquistato per circa 6,5 milioni di euro la Bari Fonderie Meridionali (BFM). L’atto di compravendita siglato a Roma da Maurizio Gentile, AD di Rete Ferroviaria Italiana e Dusan Kadlec, Presidente Bari Fonderie Meridionali.
Con l’acquisto di BFM (Gruppo ceco DT – Výhybkárna a strojírna, a.s.), storico fornitore di “cuori” in acciaio fuso al manganese, Rete Ferroviaria Italiana punta a ottenere un ulteriore passo nell’internalizzazione della produzione di componenti ferroviari, nell’ampliamento della filiera produttiva interna sfruttando le sinergie con le altre officine societarie e nel miglioramento del proprio know-how.
Con internalizzazione della produzione di oltre 1800 “cuori” in acciaio fuso al manganese, RFI soddisferà l’intero fabbisogno con costi di produzione più bassi rispetto ai prezzi di acquisto e garantirà continuità occupazionale a circa 100 lavoratori (80 operai e 17 fra quadri direttivi e impiegati) di un’importante realtà industriale del Sud Italia.
L’acquisto di BFM permette di ampliare la filiera produttiva interna di RFI. Infatti, Bari Fonderie Meridionali si aggiunge all’officina di Pontassieve, che produce scambi e apparecchiature per i binari, e quella di Bologna, specializzata in componenti per sistemi di alimentazione elettrica dei treni e impianti di sicurezza e segnalamento).
BFM era in concordato preventivo dal novembre 2014. Situazione che ha avuto ripercussioni sulla produzione industriale, a causa del parziale fermo dell’impianto, e ha determinato un aumento dei prezzi dei “cuori” fino al 25%.