Condividi

Revolut, arriva l’Iban italiano: la fintech si consolida come alternativa alle banche tradizionali

Revolut lancia l’Iban italiano, sostituendo quello lituano, per semplificare le operazioni bancarie quotidiane in Italia. Con quasi 3 milioni di clienti, la fintech punta a diventare il conto principale per molti italiani. In arrivo anche nuovi prodotti come prestiti personali e conti di risparmio remunerati

Revolut, arriva l’Iban italiano: la fintech si consolida come alternativa alle banche tradizionali

Importante novità per Revolut, la fintech britannica con oltre 50 milioni di utenti globali: arriva l’Iban “IT” per gli utenti italiani. Con il lancio della succursale italiana di Revolut Bank UAB, infatti, l’azienda introduce un nuovo Iban che sostituisce quello lituano “LT”. Questa mossa semplifica le operazioni bancarie quotidiane e renderà gli utenti italiani più propensi a considerare Revolut come il loro conto principale e una valida alternativa alle banche tradizionali.

L’introduzione dell’Iban italiano risponde a una crescente domanda, con il 46% degli italiani che lo considera essenziale nella scelta di una banca. Con quasi 3 milioni di clienti nel Paese, Revolut mira a consolidare la propria posizione, sfruttando anche il passaparola come motore di crescita. Tra le novità future, l’azienda pensa anche a lanciare prestiti personali senza commissioni, con l’obiettivo di arricchire ulteriormente la propria offerta di prodotti finanziari.

Revolut, arriva l’Iban italiano: cosa cambia per gli utenti?

A partire dal 18 novembre, la filiale italiana di Revolut Bank UAB è ufficialmente operativa, dopo aver superato con successo i test previsti in collaborazione con la Banca d’Italia. Questa filiale consente alla fintech di gestire direttamente i conti dei clienti italiani, sotto la supervisione delle autorità locali. Il cambiamento più significativo riguarda l’introduzione dell’Iban italiano, che ora inizia con “IT” anziché con “LT”, rendendo più semplice l’uso della licenza bancaria lituana per gli utenti italiani.

Con questa modifica, i clienti italiani possono ricevere stipendi, domiciliare bollette e gestire addebiti diretti senza le difficoltà associate all’Iban lituano, che, essendo estero, aveva causato alcune problematiche nel suo utilizzo, nonostante la normativa lo consentisse.

“Questo cambiamento rende Revolut una vera alternativa alle banche tradizionali“, afferma Nicola Vicino, General Manager della filiale italiana di Revolut. “Semplifica le transazioni quotidiane, rendendo più facile per i clienti considerare Revolut come la loro banca principale.”

Fino a gennaio 2025, i clienti esistenti di Revolut potranno migrare al nuovo Iban italiano. L’azienda prevede che questo passaggio contribuirà ad aumentare ulteriormente la sua base di utenti, grazie anche al passaparola, che rappresenta il 70% delle nuove acquisizioni. Secondo Ignacio Zunzunegui, Head of Growth Sud Europa di Revolut, “attrarre più clienti ci permette di migliorare l’offerta di prodotti e far crescere la nostra base”.

“Adesso in Italia c’è un team strutturato di quasi 30 persone, che ha accompagnato questo passaggio cruciale – spiega Nicola Vicino, recentemente nominato General Manager della succursale italiana – Abbiamo tutti responsabili della banca tradizionale, quindi compliance, antiriciclaggio, legale e operations, comunque all’interno di un contesto dove il modello operativo di Revolut prevede la collaborazione con gli headquarter in Lituania e Inghilterra, quindi a differenza di una banca tradizionale non abbiamo tutto il personale che lavora per l’Italia necessariamente basato qui. È comunque il primo step per poterci considerare veramente una banca locale”.

Revolut copertura fino a 100 mila euro ma la fintech è solida

Nonostante le preoccupazioni espresse da alcuni clienti riguardo alla protezione dei depositi, Revolut rassicura che i conti saranno coperti fino a 100.000 euro dal Fondo di garanzia dei depositi della Banca di Lituania, mantenendo comunque la supervisione della Banca d’Italia. L’azienda ha escluso l’adozione del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) italiano, una situazione che potrebbe destare qualche preoccupazione. Il fondo di garanzia lituano, infatti, ha una copertura complessiva di soli 300 milioni di euro, rispetto ai circa 6 miliardi di euro del FITD italiano, a cui si aggiunge un finanziamento di backup di 3,5 miliardi.

In ogni caso, Revolut si distingue per la sua solidità finanziaria e il modello operativo innovativo, che le consente di rimanere competitiva anche in un contesto di tassi di interesse in calo. “Il nostro coefficiente CET1 è del 29,5%, superiore a quello di molte banche italiane”, sottolinea Vicino. “Inoltre, la nostra base di costi è significativamente inferiore a quella delle banche tradizionali, il che ci permette di essere meno vulnerabili alle fluttuazioni dei tassi di interesse.”

Revolut Italia: non solo il nuovo Iban, in arrivo altri prodotti

Con 2 milioni di clienti raggiunti in Italia a metà 2024 e l’obiettivo di 3 milioni entro la metà del 2025, Revolut continua a crescere con un ritmo impressionante. Solo nel 2024, gli utenti italiani hanno effettuato oltre 300 milioni di transazioni, segnando un aumento dell’86% rispetto all’anno precedente. Il lancio dell’Iban italiano è solo l’ultima innovazione, seguita a breve dal lancio di conti di risparmio remunerati. Nel prossimo futuro, Revolut prevede di introdurre anche prodotti di credito, inclusi prestiti personali e carte di credito, aumentando ulteriormente la propria offerta.

“La pipeline di sviluppo di prodotto è partita con i prestiti personali nella scorsa estate, adesso c’è l’Iban italiano e poi lanceremo i conti di risparmio remunerati nella prima metà del prossimo anno – ha spiegato Vicino – Stiamo già lavorando per offrire degli altri prodotti di credito come le carte di credito, su cui non abbiamo ancora una timeline precisa ma comunque prevediamo che arriveranno nel 2025″.

Revolut sfida le banche tradizionali

Revolut non si limita a offrire conti correnti, ma si posiziona sempre più come una “superapp” che abbraccia una vasta gamma di servizi, dai pagamenti internazionali alle criptovalute, fino ai piani di abbonamento premium. L’azienda è convinta che la sua capacità di innovare rapidamente e di rispondere alle esigenze del mercato sia il suo punto di forza rispetto alle banche tradizionali. “Vogliamo costruire un ecosistema che soddisfi sia i giovani con servizi innovativi, sia i clienti più esigenti con prodotti bancari tradizionali”, afferma Vicino. Revolut punta a diventare una delle principali banche in Europa, offrendo una soluzione completa che mescola efficienza e diversificazione, sfidando così le banche tradizionali a livello globale.

In questo scenario, la fintech sembra pronta a consolidare il proprio ruolo in Italia e a proseguire la sua espansione in tutta Europa, proponendo un modello innovativo che unisce servizi tradizionali e nuove tecnologie.

Commenta