Da inizio dicembre ad oggi il titolo di Retelit – operatore italiano di serivzi dati e infrastrutture per il mercato delle telecomunicazioni – ha recuperato oltre il 30%, toccando i livelli pre-crisi. Sono molti i fattori che hanno portato al boom in Borsa. Su tutti, le insistenti voci di una operazione che potrebbe dare vita ad un nuovo operatore tlc dopo Telecom Italia e Vodafone, con un valore potenziale di Borsa superiore a mezzo miliardo di euro. A giocare un ruolo di primo piano potrebbe essere 2i Fiber, società specializzata nelle tlc e controllata all’80% da F2i e al 20% dal fondo europeo Marguerite.
Il piano di risanamento e ristrutturazione, iniziato nel 2015, inizia a dare i primi frutti anche in termini di utili e marginalità: Retelit (che oggi vanta una fibra ottica di proprietà sviluppata per oltre 10mila km) sarebbe entrata nel radar di alcuni investitori internazionali del settore.
La buona performance a Piazza Affari mostra come il mercato stia scommettendo sul possibile riassetto della società. Il rimescolamento, anche a livello azionario, potrebbe prendere piedi anche prima dell’assemblea dei soci fissata per il prossimo 27 aprile, al termine della quale verrà approvato il bilancio 2017 e sarà nominato il nuovo cda.
Lo scenario rimane ancora molto incerto, ma che le aspettative attorno a Retelit stiano crescendo è testimoniato anche dal recente ingresso da parte del fondo d’investimento tedesco Axxion, che a fine dicembre deteneva il 5,678% del capitale. La partecipazione potrebbe avere anche una valenza strategica in vista dell’assemblea di fine aprile.