Arrivano segnali di disgelo tra il governo e Vivendi sullo scorporo della rete Tim. Il colosso francese, che è il primo azionista di Tim con il 23,75% del capitale, avrebbe inviato una lettera al governo per chiedere l’avvio di un confronto sull’offerta di Kkr, insieme al Mef, per rilevare Netco, l’unità che comprende la rete primaria e secondaria della società, e i cavi sottomarini di Sparkle. Il Tesoro, come scrive MF, sarebbe pronto a convocare i francesi nei prossimi giorni. Un vertice potrebbe essere messo in agenda prima dell’invio dell’offerta di Kkr al Cda Tim che, come già emerso nei giorni scorsi, è sempre più probabile non arriverà entro la scadenza del 30 settembre ma che venga rinviato di due settimane.
Vivendi-Governo: atteso un incontro nei prossimi giorni
L’incontro, dunque, potrebbe avvenire prima della riunione del board di Tim, prevista per mercoledì 27 settembre. Per allora il fondo Usa dovrebbe far arrivare alla società la richiesta di una mini proroga della scadenza, che in teoria sarebbe il prossimo 30 settembre. Ci sono alcune questioni tecniche — tra cui l’ok dalla Corte dei Conti e dall’Agcm — che dovranno essere perfezionate prima della stesura dell’offerta vincolante. Per non parlare della posizione di Vivendi.
I nodi da sciogliere
Da mesi Vivendi contesta il prezzo di vendita della rete, che a suo dire sarebbe sottovalutata e non sufficiente a coprire gli oltre 25 miliardi di debiti. A preoccupare i francesi anche la sostenibilità finanziaria e industriale della ServiceCo una volta separata da Netco. Questioni sono state sollevate anche sulla tipologia di assemblea chiamata a ratificare l’operazione: secondo Vivendi sarebbe necessaria un’assise straordinaria perché la vendita della rete andrebbe a incidere sull’oggetto sociale di Tim.
Sullo sfondo il rinnovo del cda
Una volta ricevuta l’offerta la tlc avrà poi bisogno di 15-20 giorni per valutarla e sottoporla al consiglio. Se il cda dovesse approvarla, e decidere di convocare un’assemblea ordinaria, ci vorranno altri 30 giorni, sempre che Vivendi non blocchi tutto. A questo si aggiunge il fatto che il board di Tim è in scadenza e anche sul rinnovo ad aprile 2024 dell’attuale consiglio – espresso da una lista del management – pesano non poche incognite.
Tuttavia, l’apertura di un confronto tra il governo e il primo azionista francese potrebbe essere un punto a favore nelle negoziazioni, poiché per approvare la cessione servirebbe la maggioranza dei due terzi dei presenti. Anche il mercato sembra scommettere su un lieto fine. Ieri a Piazza Affari il titolo Tim ha chiuso gli scambi in rialzo del 3,2% a 0,32 euro. E anche oggi la seduta prosegue in rialzo: +1,25% alle 10:30.