Il piano per la gestione della nuova società della rete Tim è un passo molto importante per il Paese, perché permetterà di aumentare gli investimenti, ma non è prevista una Ipo, né una fusione con Open Fiber. Lo ha detto l’amministratore delegato di Telecom Italia, Amos Genish, nel corso di un incontro con i sindacati, secondo quanto riferiscono fonti degli stessi rappresentanti dei lavoratori.
“Il nostro progetto è un processo volontario”, ha detto poi Genish, sottolineando che il gruppo ha voluto essere proattivo in vista della pronuncia dell’Agcom sull’analisi di mercato prevista a giugno.
Dopo il 6 marzo, cioè dopo l’approvazione del piano industriale da parte del Cda, il progetto sarà presentato ufficialmente all’ Agcom a cui è stato già presentato preliminarmente.
Riguardo ad altre preoccupazioni espresse dai sindacati, Genish ha chiarito che il perimetro non cambia. Tim guarda alla redditività del gruppo e non si tratta di una manovra finanziaria ma con obiettivi regolamentari. Il debito, visto che la società è controllata al 100%, resta in capo al gruppo.