Tim prosegue a Matera e a Torino il programma per lo sviluppo di soluzioni Open RAN (Open Radio Access Network) sulla propria rete mobile, al fine di velocizzare lo sviluppo dei servizi digitali accelerando l’implementazione delle reti mobili e delle tecnologie di nuova generazione (5G, Cloud ed Edge Computing) a beneficio di cittadini e imprese. Inoltre, ha raggiunto un altro importante primato italiano che consente un salto tecnologico per l’ultrabroadband su fibra ottica FTTH a 25GS-PON, capace di raggiungere una velocità fino a 25 Gbps in download.
La società guidata da Luigi Gubitosi è l’unico operatore in Italia e tra i primi in Europa ad aver già avviato un’importante iniziativa infrastrutturale che favorisce il modello di “rete aperta”.
Dopo aver avviato la tecnologia Open RAN a Faenza, la soluzione è stata attivata anche a Matera, grazie alla collaborazione con Mavenir per le componenti RAN e con MTI per la Radio Unit 4G. Questa soluzione – si legge in una nota – messa a punto anche con Dell Technologies, Intel e VMware, consente di disaccoppiare le componenti (hardware e software) della rete di accesso radio, secondo una logica di diversificazione dei fornitori e nell’ottica di favorire un più ampio ecosistema industriale.
Inoltre, presso il Tim Innovation Lab a Torino è stato effettuato il primo collegamento Open RAN 5G stand alone (completamente indipendente dal 4G) che a breve sarà attivato anche a Matera. Il primato è stato realizzato sulle frequenze 3.7 GHz della rete 5G di TIM in collaborazione con Mavenir per le funzionalità di rete core e radio, Dell Technologies e Intel per l’infrastruttura e la piattaforma Telco Cloud di VMware per il controllo End-to-End delle funzioni di rete e l’automazione del software.
In linea con il piano 2021-2023 “Beyond Connectivity”, lo sviluppo di soluzioni Open RAN consente di unire la potenzialità dell’Edge Cloud e dell’Intelligenza artificiale. Questa tecnologia consente agli operatori di rafforzare gli standard di sicurezza, migliorare le prestazioni della rete nonché ridurre i costi, in modo da fornire servizi digitali sempre più evoluti, come quelli legati alle nuove soluzioni per l’Industry 4.0, alla SmartCity e alla guida autonoma.
Infine, Tim si conferma protagonista nell’innovazione e nello sviluppo di reti e servizi di nuova generazione sperimentando sempre a Torino la fibra FTTH a 25GS-PON che sfrutta al meglio le caratteristiche fisiche della fibra ottica, moltiplicando le capacità della rete attuale FTTH GPON (Gigabit Passive Optical Networks) per 10 volte in download e quella FTTH XGS-PON per ben 2,5 volte.
Questa tecnologia potrà fornire dunque maggiore velocità e capacità di connessione consentendo soprattutto alle imprese, ai distretti industriali e alla PA di soddisfare la domanda di connettività sempre più crescente a supporto di una rivoluzione digitale nel nostro Paese.
La sperimentazione è stata realizzata nei Laboratori TIM di Torino, in collaborazione con Nokia, utilizzando gli apparati (Optical Line Terminator, OLT) già adottati nelle centrali attive. In particolare, sono state sperimentate positivamente sia la capacità di banda trasmissiva del sistema 25GS-PON sia la coesistenza sulla stessa fibra ottica con le altre tecnologie già in campo, GPON (con capacità fino a 2.5Gbps in download) e XGS-PON (con capacità fino a 10Gbps).