Aprire una piccola impresa nel Sud Italia per lavorare e creare lavoro. Un sogno? Finora lo è stato per molti, ma da oggi c’è uno strumento in più per trasformarlo in realtà. Si chiama Resto al Sud, un’iniziativa lanciata dallo Stato a cui ci si può iscrivere da oggi, lunedì 15 gennaio, a partire dalle 12.
Ecco una breve guida basata sulle informazioni fornite da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che gestisce il progetto.
COS’È RESTO AL SUD?
Resto al Sud mette 1,25 miliardi di euro a disposizione dei giovani che vogliono lanciare nuove attività imprenditoriali nelle otto regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
In sostanza, si può ricevere fino a 50mila euro per avviare un’impresa che produca beni o servizi in vari settori: dal turismo alla ristorazione, dai trasporti all’agricoltura. Sono escluse invece le attività commerciali e quelle dei liberi professionisti.
Se la richiesta arriva da più soggetti che hanno già costituito o stanno costituendo una società, il finanziamento può salire fino a 200mila euro, che è anche il valore massimo per i progetti di spesa.
COME FUNZIONA L’AGEVOLAZIONE?
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese, così suddiviso:
- il 35% a fondo perduto;
- il 65% tramite un finanziamento bancario garantito dallo Stato. Traduzione: il credito viene erogato da uno degli istituti che hanno sottoscritto la convenzione tra Invitalia e Abi e non c’è bisogno di presentare particolari garanzie. Il prestito va restituito in otto anni.
CHI SONO I DESTINATARI?
Possono beneficiare delle agevolazioni di Resto al Sud tutti i giovani tra i 18 e i 35 anni, purché rispettino alcune condizioni:
- Avere la residenza in una delle otto regioni del Sud al momento della presentazione della domanda di finanziamento oppure trasferirla dopo che la domanda è stata accolta.
- Non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento.
- Non essere già titolari di un’impresa.
Sono ammesse anche le società, comprese le cooperative, le ditte individuali costituite successivamente al 21 giugno 2017 o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dall’esito positivo della valutazione.
QUALI PROGETTI SONO FINANZIABILI?
Ecco la lista fornita da Invitali:
- interventi per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
- impianti, attrezzature e macchinari nuovi;
- programmi informatici e servizi TLC;
- altre spese per l’avvio dell’attività: materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative nel limite del 20% massimo del programma di spesa.
Non sono ammesse al finanziamento le consulenze, le spese di progettazione e quelle legate al personale dipendente.
RESTO AL SUD: COME PRESENTARE LA DOMANDA
Niente panico: oggi non è un “clic day”, cioè non vince chi arriva prima. Tutte le proposte saranno valutate entro due mesi dall’invio.
La domanda, che deve comprendere la documentazione e il progetto imprenditoriale, può essere presentata esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia.
Prima di inviare la richiesta è necessario:
- registrarsi ai servizi online di Invitalia compilando questo form;
- scaricare i fac-simile della modulistica;
- disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Per predisporre il progetto è possibile richiedere assistenza gratuita a uno dei soggetti accreditati con Invitalia: l’elenco è questo, ma la lista è in corso di aggiornamento.
Guarda l’infografica.
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