L’Imu sull’abitazione principale si pagherà anche nel 2016 ma solo se se si tratta di un’abitazione – appartamento, villa o castello – di lusso. Lo ha chiarito il premier Matteo Renzi via Facebook. Ma quante sono le case dei potenziali super-ricchi proprietari di questi immobili di pregio? Si tratta di appena 74.400 immobili su 20 milioni di abitazioni principali censite dall’Agenzia delle Entrate in Italia.
Questo drappello classificato nelle caterie catastali A1, A8 e A9 ha garantito alle casse dei Comuni poco più di 91 milioni di euro di Imu nel 2014 su 23,8 miliardi di gettito complessivo generato da Imu e Tasi nello stesso anno. Si tratta, in pratica, di “bruscolini”.
Firenze e Genova sono le province dove la concentrazione di abitazioni principali di lusso è più alta sia in termini assoluti sia come incidenza ogni 10.000 immobili ad uso abitativo presenti in quelle aree. A spulciare i libri dell’Agenzia delle entrate sugli immobili in Italia è stato di recente l’ufficio studi della Cgia.
In cima alla graduatoria troviamo la provincia di Firenze con 6.488 abitazioni di lusso equivalenti a 126,6 abitazioni di pregio ogni 10.000. Segue la provincia di Genova che ne conta 6.175 (111,6 ogni 10.000 abitazioni). Nell’ultimo gradino del podio compare Trieste: la provincia giuliana presenta 1.224 abitazioni di lusso e 85,8 ville/palazzi ogni 10.000 abitazioni. In termini assoluti, comunque, dopo Firenze e Genova segnaliamo lo score di Milano, che ne presenta 4.210, di Roma con 4.198 e di Torino con 4.192. Le province meno “coinvolte” a livello nazionale sono quelle di Potenza e di Oristano che presentano rispettivamente 5 e 4 immobili di pregio.
A livello regionale, infine, sono gli immobili di lusso presenti in Lombardia a garantire il gettito Imu più pesante, con 17,8 milioni. Seguono la Toscana con 13,5 milioni e il Lazio con 12 milioni di euro.