Le tecniche della “Behavioral finance”, o finanza comportamentale, come strumento per comprendere, e dunque sfruttare al meglio, i mercati, evitandone le trappole più insidiose. E’ questo l’oggetto di uno studio condotto dall’area research di Banca Monte dei Paschi di Siena che si pone l’obiettivo di individuare le logiche che guidano il comportamento degli operatori.
Il campione sul quale è stata condotta l’analisi si compone di 16 fondi azionari, divisi equamente tra fondi tradizionali e fondi che, invece, dichiarano di applicare le regole della finanza comportamentale. Il target della ricerca era quello di evidenziare, per ogni coppia di fondi, eventuali differenze nella performance.
Lo studio, che ha preso in analisi un periodo compreso tra ottobre 2004 e luglio 2012, ha evidenziato come, durante questo lasso di tempo, i fondi behavior abbiano dimostrato una capacità di guadagno maggiore nei momenti favorevoli del mercato, ma anche di maggior resistenza nelle fasi più turbolente, palesando, dunque, sul versante della rischiosità, un miglior rapporto rendimento rischio rispetto ai fondi tradizionali. Un altro elemento portato all’attenzione dello studio, poi, è stato quello della stagionalità, dato che i fondi behavior rendono meglio in alcuni mesi dell’anno (gennaio, maggio e dicembre)
In allegato il testo integrale dello studio.
Allegati: Behavioral Finance.pdf
