Renzo Rosso fa il pieno di riconoscimenti. Il Gruppo Otb Foundation ha ricevuto da Unhcr – l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati – il premio “We Welcome” per il proprio impegno nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo di rifugiati ucraini. Il riconoscimento “Welcome. Working for Refugee Integration” da parte di Unhcr è stato invece conferito alle aziende del Gruppo Otb (Otb, Diesel, Staff International), e a Diesel Farm, che hanno inserito nel proprio organico alcuni dei rifugiati accolti da Otb Foundation.
“Ci sono alcuni fatti concreti alla base del successo di Welcome – ha affermato Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino –. Innanzitutto, le imprese italiane hanno costante bisogno di forza lavoro e tantissimi fra i rifugiati che arrivano nel nostro Paese hanno le competenze che il mercato richiede. Al contempo, in piena sintonia con lo spirito del Global Compact, il mondo delle aziende è sempre più pronto a svolgere un ruolo attivo nel promuovere i percorsi di integrazione ed è ormai pienamente consapevole che i rifugiati portano con sé talenti e abilità che generano sviluppo economico a beneficio di tutta la comunità”.
Che cos’è “Welcome. Working for refugee integration”
È un programma di Unhcr Italia giunto alla sua quinta edizione, attraverso il quale sono stati attivati 22 mila percorsi professionali per rifugiati in oltre 520 aziende attive in Italia. Sostenuto dal Ministero del Lavoro, da Confindustria e da Global Compact Network Italia, nasce con l’obiettivo di favorire l’integrazione nel mercato del lavoro delle persone rifugiate premiando le aziende che si sono maggiormente distinte in questo ambito.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha deciso di conferire il riconoscimento a Otb Foundation per aver promosso il progetto di integrazione lavorativa di lungo periodo di alcuni rifugiati ucraini, e a Otb, Diesel, e Staff International per averli inseriti in azienda. Le persone coinvolte – spiega una nota del Gruppo – hanno potuto vivere un’esperienza lavorativa in aree come amministrazione e contabilità, uffici acquisti, IT e servizi generali, in linea con le competenze, le esperienze e le aspirazioni di ciascuno. Si tratta del primo progetto di questo tipo nel settore moda italiano, avviato dopo una mappatura completa da parte della Fondazione dei profili professionali e delle richieste di impiego delle oltre 440 persone accolte nel corso del 2022, per lo più donne con bambini. Non è il primo progetto di integrazione per la Fondazione e il Gruppo Otb.
Anche Diesel Farm, l’azienda agricola e vitivinicola indipendente di Renzo Rosso, ha ottenuto il premio “Welcome. Working for Refugee Integration”, per aver accolto e dato un’opportunità lavorativa a rifugiati ucraini.
Altre iniziative di Otb Foundation
Oltre a essere attiva nel supportare chi è giunto in Italia, la Fondazione è tuttora coinvolta in diverse iniziative di aiuto alla popolazione ucraina direttamente in loco: sia in modo diretto, con l’invio di materiale nelle zone di conflitto, sia grazie alla collaborazione con organizzazioni e associazioni locali. Sono infatti circa mille le famiglie che grazie al supporto di Otb Foundation stanno ricevendo aiuti a Odessa, Dnipro, Kramatorsk e Kyiv.
Inoltre, con Unhcr, la Fondazione sostiene diversi centri profughi ucraini in Moldavia, a Ungheni, Soroca, Orhei, Chisinau, Balti, e Causeni, per chi fugge dal Paese trovando rifugio nelle zone limitrofe.
I commenti di Rosso e Alessi
“Siamo convinti che il lavoro sia il mezzo più efficace per favorire l’integrazione dei rifugiati nel Paese che li ospita. L’accoglienza è importante ma non sufficiente, il lavoro, la socialità e la formazione possono dare loro una speranza per il futuro. Ringrazio UNHCR per aver riconosciuto l’impegno del nostro Gruppo e della nostra Fondazione, con la speranza di essere da stimolo per altre aziende”, ha commentato Renzo Rosso, presidente del Gruppo Otb, di Otb Foundation e di Diesel Farm.
“All’inizio della guerra in Ucraina, Otb Foundation ha risposto all’appello di Unhcr inviando beni di prima necessità nel Paese, per poi organizzare l’arrivo di 443 rifugiati ucraini in Italia, soprattutto donne e bambini. Una volta trovato loro una sistemazione, abbiamo avviato un progetto di integrazione di lungo periodo con inserimenti scolastici, sportivi e lavorativi. Anche questo progetto dimostra in maniera evidente come la sinergia tra settore privato e le organizzazioni competenti possa avere un forte impatto positivo per l’intera società, per i rifugiati ma anche per le aziende che li accolgono”, ha aggiunto Arianna Alessi, vicepresidente di Otb Foundation.
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