La risoluzione adottata dall’Unesco sui luoghi santi del Medio Oriente “è una vicenda allucinante, ho chiesto al ministro Esteri di vederci subito al mio ritorno a Roma. È incomprensibile, inaccettabile e sbagliato. Ho chiesto espressamente ieri ai nostri di smetterla con queste posizioni. Non si può continuare con queste mozioni finalizzate ad attaccare Israele. Se c’è da rompere su questo l’unità europea che si rompa”.
Queste le dure parole pronunciate dal Premier Matteo Renzi a Rtl 102.5, commentando la decisione presa dall’Unesco.
La risoluzione in questione, sulla quale l’Italia si è astenuta, riguarda Gerusalemme est ed è stata voluta dai Paesi arabi allo scopo di proteggere il patrimonio culturale palestinese. Israele ha però posto in essere una forte contestazione, poiché il documento negherebbe il legame millenario degli ebrei con la Città vecchia dove sorge il Muro del pianto, il luogo più sacro agli ebrei. Da sottolineare che, nel testo, i luoghi santi di Gerusalemme Est vengono indicati solo con il loro nome arabo.
“Storicamente su queste posizioni andiamo sempre insieme agli altri Paesi europei. Ma trovo la decisione Unesco sinceramente incomprensibile e sbagliata. – ha continuato il Presidente del Consiglio – Non si può continuare con queste mozioni, una volta all’Onu, una volta all’Unesco contro Israele. Sostenere che Gerusalemme e l’ebraismo non hanno una relazione è sostenere che il sole fa buio: una cosa incomprensibile, insostenibile e sbagliata. Ho espressamente chiesto ai diplomatici che si occupano di queste cose che non si può andare avanti così: non si può negare la realtà”.
Israele ha immediatamente espresso il proprio gradimento per le parole pronunciate da Matteo Renzi: “Ringraziamo e ci felicitiamo con il governo italiano per questa importante dichiarazione”, dice il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Emmanuel Nahshon.