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Renzi passa l’esame: è pieno successo per l’asta dei Btp, discesa record dei tassi

DISCESA RECORD DEI TASSI DEI BTP, VOLANO LE BANCHE
ENEL AI MASSIMI DAL 2011. SALE ANCHE GENERALI

Pieno (e scontato successo) dell’asta dei titoli di Stato. Il Tesoro ha venduto tutti i 7,75 miliardi di titoli in asta oggi, fra cui 3,5 miliardi del Btp dicembre 2016 a un tasso dell’1,12% (da 1,41% del mese scorso), raggiungendo un minimo record.

Poco mosso lo spread tra il Btp e il Bund dopo che la Bce ha segnalato che in Italia non ci sono progressi sul rientro del deficit. Il differenziale si attesta a 182 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro al 3,40%. Lo spread della Spagna segna 174 punti base col rendimento dei Bonos al 3,33%.

Ancora in testa ai listini europei Milano con l’indice FtseMib che sale dello 0,74% a quota 20935 e allunga il vantaggio rispetto agli altri da inizio anni.

In terreno positivo, dopo una partenza frenata, Parigi +0,22%, Francoforte +0,34% e Madrid +0,33%. Londra – 0,06%.

Brilla la tedesca Lufthansa che sale del 6,7% dopo aver annunciato di essere fiduciosa su piano di ristrutturazione e dividendo.

A favorire la carica di energia ci pensa Enel +2,74%, che allunga sui massimi dal 2011 dopo una serie di promozioni da parte dei broker che hanno apprezzato i risultati 2013.

Enel Green Power -0,5%, Mediobanca ha alzato il target price a 2 euro da 1,7 euro.

Continua, con qualche eccezione (Ubi -0,6%, cautela da parte di Equita) il rally delle banche.

Banca Popolare di Milano +6,87%, Société Générale ha alzato la raccomandazione a Buy da Hold fissando un target price di 0,84 euro. Exane ha alzato il target del 17% portandolo a 0,75 euro.

MontePaschi +2,91%, Deutsche Bank ha alzato la raccomandazione a Hold da Sell.

Positive anche Intesa +0,89% e Unicredit +1,1%, considerata da Morgan Stanley una delle migliori opportunità di investimento in Europa.

Generali +0,55% . Utile record (1,9 miliardi), dividendo di 0,45 euro ad azione, oltre il doppio rispetto all’anno scorso. Per il 2014 è previsto un abbattimento del debito e tagli ai costi per aumentare la redditività agli azionisti. Queste le principali novità della compagnia Mario Greco, si accinge ad uscire da Telecom Italia. Ci sono due finestre di uscita da Telco a giugno 2014 e a febbraio 2015 e che un’uscita a giugno “è probabile”. “Ci dobbiamo preparare per la prima finestra, se poi non sarà la prima, lo faremo alla seconda”, ha detto Mario Greco. Nel frattempo la quota Telco è stata ridotta a 0,72 euro in linea con il valore equivalente della società .delle tlc.

Telecom Italia +0,81%.

Atlantia -1,84%, Deutsche Bank ha tagliato il giudizio a Hold da Buy.

In lieve calo Eni -0,06%.

Fiat +1,92%, Finmeccanica +1,17%, StM +0,3%.

Continua la debolezza del lusso: Tod’s -1,96%, bocciata da parecchi broker dopo le indicazioni deboli sul primo trimestre, Yoox -0,2%, Ferragamo -1,13%.

Da segnalare nel resto del listino: Rcs +5,3%, Mediobanca e Banca Akros premiano l’impegno a tagliare ancora i costi.

Salini Impregilo -2%, Kepler Cheuvreux ha abbassato la raccomandazione a Hold da Buy.

Campari -1,77%, Exane taglia il target price del 9% portandolo a 4,9 euro. Confermato il giudizio negativo Underperform. Bofa – Merrill Lynch e Exane hanno confermato la raccomandazione Underperform. Il primo ha ridotto il target a 5 euro da 5,6 euro. Il secondo lo ha tagliato a 4,9 euro da 5,4 euro.

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