“Non c’è più spazio per rinviare le riforme: vogliamo arrivare all’appuntamento del primo di luglio, quando inizierà il semestre di presidenza europeo dell’Italia, con umiltà e responsabilità, ma anche decisione. Dobbiamo portare in Europa un’Italia leader, non follower”. Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, nella prima conferenza stampa dopo il trionfo del Partito democratico alle elezioni europee di ieri.
“Invito tutto il Parlamento ad abbassare i toni e ad alzare le ambizioni – ha continuato il segretario del Pd –. Il risultato di questa notte i dice che il cambiamento deve arrivare in tempi ancora più veloci di quelli che avevamo previsto. L’Italia ha scelto la speranza, vuole cambiare. Il fatto che più del 40% abbia espresso per la prima volta nella storia un partito di centrosinistra ci dice che questo è il momento dell’Italia, che deve guidare un percorso di cambiamento delle istituzioni europee, partendo dal concetto che prima bisogna cambiare noi stessi. Per cui dobbiamo metterci immediatamente al lavoro”.
Il cammino delle riforme “non si ferma – ha sottolineato ancora Renzi – e agli investitori dico che questo è il momento d’investire in Italia. I mercati se n’erano già accorti a inizio anni, poi c’è stata una battuta d’arresto negli ultimi 10 giorni perché qualcuno ha pensato che l’Italia si fosse fermata. Ma non è così, l’Italia va avanti”.
Il Premier ha lanciato quindi un appello ai grillini: “Mi auguro che nei 5 stelle si apra un percorso di riflessione – ha detto Renzi –. Se continueranno a usare il Parlamento come il palcoscenico dei loro show tradiranno la speranza degli italiani. Se invece vorranno portare il loro contributo al tavolo delle riforme, al quale noi sediamo convintamente insieme a Forza Italia, saranno ascoltati. A partire dalla riforma elettorale, che è una grande riforma da scrivere insieme”.
Quanto al nuovo assetto della politica internazionale, “non immagino di creare alcun asse Italia-Germania contro la Francia – ha concluso il Premier –, così come non credevo che prima esistesse un asse Francia-Germania contro l’Italia. E’ una questione delicata e ne usciamo insieme. Nessuno potrà salvarsi da solo. Dobbiamo investire tutti nell’Europa del futuro. Non chiediamo di cambiare le regole di bilancio a nostro vantaggio, ma di cambiare l’approccio che l’Europa ha avuto in questi anni”.