Tutti a Ventotene oggi, lunedì 22 agosto, per parlare del rilancio dell’Europa e dire al mondo, nel luogo-simbolo caro ad Altiero Spinelli e ai sinceri europeisti, che, malgrado le infinite tribolazioni, l’Europa c’è e vuole opporsi con forza agli attacchi terroristici e a tutte le spinte disgregatrici, populiste e nazionaliste che la assediano.
Il premier Matteo Renzi riceverà la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande a bordo della “Garibaldi”, la prima portaerei della Marina Militare in servizio da quasi trent’anni e ormeggiata a Ventotene, da dove uno dei padri dell’Europa, Altiero Spinelli, lanciò negli anni ’40 il suo celebre Manifesto per l’unità europea durante il confino a cui l’aveva condannato il regime fascista.
E’ sotto gli occhi di tutti che l’Europa, per rilanciarsi, avrebbe bisogno di essere ricostruita da cima a fondo, cancellando tutti freni burocratici che la paralizzano e riconciliandosi con i popoli europei anche al prezzo della cessione di pezzi di sovranità nazionale da parte dei singoli Stati. Questo è l’orizzonte futuro, ma la svolta non è per oggi.
E’ inutile illudersi che a Ventotene possano nascere miracoli che, se ci saranno, potranno arrivare solo dopo il referendum italiano e dopo le elezioni francesi e tedesche del 2017. Ma il fatto che i tre maggiori leader europei si ritrovino in un luogo-simbolo per il Vecchio Continente non va sottovalutato e testimonia che, anche se le riforme non sono dietro l’angolo, l’intenzione di rilanciare l’Unione europea c’è.
Al di là dei progetti futuri sull’Europa dopo Brexit, il meeting sarà l’occasione per affrontare problemi comuni di stringente attualità come la lotta al terrorismo internazionale e la sempre più difficoltosa gestione dei flussi migratori, senza ovviamente dimenticare le questioni della crescita economica. E non è senza significato che il direttorio, inizialmente basato sull’asse Germania-Francia, vada sempre più allargandosi all’Italia con la presenza sempre più frequente di Matteo Renzi tra i maggiori leader europei al fianco della Merkel e di Hollande.
Il nostro Paese, si sa, ha i suoi problemi ma senza l’Italia una nuova Europa non è nemmeno pensabile, soprattutto dopo Brexit. Se ne possono scordare Beppe Grillo o Matteo Salvini, ma la Germania e la Francia lo sanno.