La Legge di Stabilità varrà 30 miliardi di euro, inclusivi di una spending review da 16 miliardi. Ad annunciarlo, di fronte alla platea dell’assemblea di Confindustria a Bergamo, è stato lo stesso premier Matteo Renzi. Prevista anche nella manovra, che sarà presentata a giorni, una spinta decisa per gli imprenditori: via la componente lavoro dell’Irap che vale 6,5 miliardi e via per un triennio, attraverso incentivi ad hoc, i contributi per chi assume con il nuovo contratto a tutele crescenti.
Renzi è anche intervenuto sul Fiscal compact e sul tetto del 3% deficit/Pil: “A me non piace il fiscal compact, ma è stato votato e ora non posso dire che non lo rispetto. Non sforo il 3% ma comunque arrivo al 2,9% e libero 11,5 miliardi”. Perché “è vero che il patto è stupido, ma dobbiamo dimostrare credibilità ai partner europei e ai mercati manterremo gli impegni presi dagli altri governi”.
Intanto oggi pomeriggio l’Istat ha rilevato che l’andamento del Pil italiano, corretto per gli effetti del calendario, dovrebbe segnare un calo dello 0,1% nel terzo trimestre del 2014, seguito da una debole variazione positiva, +0,1%, nel quarto trimestre. Per il 2014 Istat prevede una flessione annuale del Pil dello 0,3% rispetto al 2013, in linea con le ultime previsioni del governo.