“Il punto è che il nostro Paese non può permettere il commercio di vite umane. Alla comunità internazionale chiederemo di considerare una priorità il poter assicurare alla giustizia questi criminali”, perché anche se “l’intervento militare in Libia non è un’ipotesi sul tappeto”, l’Italia chiede “interventi mirati per distruggere un racket criminale che in questo momento è fuori controllo”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, nella conferenza stampa congiunta con il primo ministro di Malta, Joseph Muscat, dopo la tragedia che si è consumata ieri nel canale di Sicilia.
“La discussione al Consiglio Ue deve dimostrare che il traffico di essere umani non è un problema di Italia o Malta – ha aggiunto – se si ha un cuore non si può accettare che uomini e donne siano condannati a morire chiusi in una stiva. Il fatto che in queste ore, anche di fronte a ciò che è accaduto, vi sia un’escalation di spedizioni, perché così le chiamano gli scafisti, di questi viaggi della morte, è il segno che siamo in presenza di un’organizzazione criminale che sta facendo tanti soldi e sta rovinando tante vite”.
Secondo il Presidente del Consiglio, “quello che sta avvenendo in queste ore nel Mediterraneo è molto più di un naufragio: siamo in presenza di una grave crisi umanitaria che come tale va gestita sulla base del diritto internazionale e che richiede la risposta forte di tutta la comunità internazionale. Con tutti i colleghi con cui abbiamo parlato in queste ore, immaginiamo di dover portare la questione all’attenzione delle istituzioni europee ma non solo. Abbiamo apprezzato le dichiarazioni di Ban Ki-Moon (segretario generale dell’Onu, ndr), abbiamo apprezzato la collaborazione che ci ha offerto Obama. Abbiamo consapevolezza che questa crisi umanitaria oggi deve vedere l’impegno non solo di Malta e non solo dell’Italia”.
Renzi ha quindi annunciato che le autorità italiane hanno arrestato oggi “altre 24 persone” accusate di “commerciare in carne umana”, e con questi arresti “siamo a 1.002 persone arrestate. Che gli arresti avvengano ex post, dopo che hanno fatto il viaggio, o che avvengano prima attraverso operazioni legittimate dalla comunità internazionale, questa è la nostra assoluta priorità: non possiamo pensare di lasciargliela vinta perché avremmo una responsabilità davanti alla storia”. Il Premier ha infine ringraziato, oltre a Malta, “tutte le forze italiane e tutte le strutture” che nell’affrontare l’ondata di sbarchi di migranti “stanno dando il meglio di loro: l’Italia più generosa e più straordinaria che sta dando tutto per salvare anche solo una vita e che meritano ogni riconoscimento, senza polemiche come quelle di qualche politico a caccia di voti ma a secco di cuore”.