Ricerca e innovazione, digitalizzazione, rapporto pubblico/privato, forza del distretto: all’indomani della presentazione del piano 4.0 per la nuova rivoluzione industriale, Matteo Renzi non poteva scegliere un evento più significativo e incoraggiante della cerimonia inaugurale del maxi impianto Philip Morris a Crespellano, comune della Valsamoggia, vicino a Bologna. Si tratta del sito mondiale dove viene prodotta la struttura di supporto per la rivoluzionaria sigaretta Iqos, quella a tabacco riscaldato ma senza combustione, a due passi dalla Gd, colosso del packaging per le bionde.
Il premier è pieno di ottimismo, quando taglia il nastro dell’avveniristico stabilimento, due anni dopo la prima pietra, posa con il Ceo di Philip Morris International André Calantzopoulos e fa suo lo slogan scelto dalla multinazionale: “Più forti, insieme”.
“Due anni fa il pil e l’occupazione avevano il segno meno, oggi hanno il segno più – rivendica Renzi – questo è un dato oggettivo. Non dico che sia merito del governo, perché la ripresa è degli uomini e delle donne che si rimboccano le maniche, i governi al massimo possono aiutare gli investimenti, lottare contro la burocrazia e ridurre le tasse, il resto lo fanno le persone. Ma oggi celebriamo due notizie: il fatto che una multinazionale abbia annunciato degli investimenti in Italia, abbia mantenuto gli impegni e rispettato i tempi; e il fatto che ci sia ancora lo stesso governo”.
Il modello Philip Morris ha funzionato e Renzi vorrebbe che dalla Valsamoggia e dall’Emilia-Romagna arrivasse una spinta per tutto il paese. “L’Italia è una grande potenza mondiale, la settima. Magari potrebbe diventare la sesta, ma dobbiamo avere la consapevolezza della nostra forza. E questo territorio, dove la ripresa c’è e dove le cose funzionano, deve cercare di accompagnare il resto del paese a crescere, insieme”. La rassegnazione e la rinuncia non portano da nessuna parte.
“Venti mesi fa posavamo la prima pietra oggi mettiamo l’ultima, ma non la più importante. La più importante è la prossima, fatta di valori economici e d’impegno, perché nel mondo non si apprezza solo il manifatturiero, ma anche la qualità del lavoro made in Italy”. Una promozione a pieni voti anche per l’accordo raggiunto dalla multinazionale con i dipendenti che consentirà agli impianti di lavorare 24 ore su 24. Un’intesa lodata anche dal ministro del lavoro Giuliano Poletti, che guarda “con favore la contrattazione di secondo livello”.
La nuova maxi fabbrica di Crespellano colpisce per la sua imponenza, per la dotazione infrastrutturale, frutto di una evidente collaborazione fra enti pubblici e multinazionale. Fra qualche settimana, a poche centinaia di metri, aprirà anche un nuovo casello autostradale.
Lo stabilimento presenta numeri impressionati. “Si tratta della più grande fabbrica costruita ex novo in Italia da molti anni a questa parte”, afferma Calantzopoulos. In totale sono 6 stabilimenti, per una superficie complessiva di 160mila metri quadrati. Oltre ai siti industriali ci sono aree relax, studio, palestra, asilo, biciclette per raggiungere la stazione e un ristorante. L’investimento è di 500 milioni di euro, comprensivo di quanto speso per l’impianto pilota di Zola Predosa, a pochi chilometri, dove c’è Intertaba, azienda all’avanguardia sul fronte dei filtri per sigarette. I dipendenti per ora sono 300, ma arriveranno a 600 a pieno regime. I pezzi prodotti all’anno saranno 30 miliardi, a ritmo continuo, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.
Una grandissima scommessa sostiene Eugenio Sidoli, ad di Philip Morris Italia. “da Bologna è cambiata la nostra strategia. Ci vuole molto coraggio per fare un investimento così importante, senza un mercato, ma il coraggio paga”.
Qualcosa, a partire da questa scelta della multinazionale, è completamente cambiato nelle strategie a lungo termine. La salute entra a fare parte degli obiettivi del più grande produttore mondiale di sigarette. “Responsabilità – conclude il Ceo di Philip Morris International – vuol dire avere l’obbligo morale di sviluppare prodotti a potenziale rischio ridotto, cioè senza combustione e convincere tutti i fumatori adulti ad adottarli. È un cambio di paradigma nella nostra industria, una rivoluzione che ho preso l’impegno di realizzare nel più breve tempo possibile. Il cambiamento però non può riguardare solo noi, coinvolgerà tutti i nostri stakeholders”. Ma anche il legislatore sarà fondamentale nel sostenere il cambiamento e la comunicazione di informazioni scientificamente verificate e prive di ambiguità.
“Garantiremo la massima attenzione”, promette il premier che in precedenza aveva fatto visita ad altre due eccellenze dell’industria emiliana: Lamborghini e Ducati. Il tour emiliano è infatti iniziato a Sant’Agata Bolognese, nello stabilimento della Lamborghini e sul cantiere dove sorgerà la linea di produzione per il nuovo suv Urus che diventerà operativa dal prossimo anno. La visita alla Lamborghini, azienda che fa parte del gruppo Audi-Volkswagen, era in programma anche lo scorso 31 agosto quando, a Maranello, si tenne il bilaterale Italia-Germania con la cancelliera Angela Merkel. La visita, poi, saltò. Successivamente Renzi ha inaugurato il Museo Ducati a Borgo Panigale.