Si scalda la campagna per il referendum ma si scalda soprattutto lo scontro dentro il Pd. Chiudendo la Leopolda, il premier e segretario del Pd Matteo Renzi ha attaccato duramente la minoranza accusandola di votare NO al referendum per cercare la rivincita del Congresso del Pd che mandò all’opposizione Bersani e D’Alema: “Sono i teorici della ditta quando ci sono loro e dell’anarchia quando ci sono gli altri”.
E ancora:”Chi ha distrutto l’Ulivo vuole la fine del Pd ma non ci riusciranno”. E a D’Alema Renzi ha chiesto: “D’Alema ha detto che la riforma costituzionale lui l’avrebbe fatta meglio, ma allora perchè non l’ha fatta in 30 anni?”.
Secondo il premier con il referendum del 4 dicembre “siamo a un bivio tra passato e futuro, tra rabbia e proposta. I leader del No vogliono difendere i loro privilegi e la loro possibilità di tornare al potere. La vecchia politica vuole tornare: la partita è tutta lì”.
Bordata di fischi alla Leopolda per la minoranza del Pd, che ha perso anche Cuperlo nella proposta di revisione dell’Italicum.