“In caso di vittoria del No Berlusconi dice che vuole mettersi al tavolo con me. Il giorno dopo al tavolo ci trova Beppe Grillo e D’Alema, non il sottoscritto. Questo deve essere chiaro”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso di un videoforum sul sito del quotidiano La Stampa.
Quanto all’eventualità di una soluzione non politica in caso di vittoria del NO al referendum, secondo il Premier “un governo tecnico che alza le tasse e dice ‘ce lo chiede l’Europa’ non fa l’interesse dell’Italia. L’Economist dice che la vittoria del No forse è meglio perchè arriva un governo tecnocratico, magari per l’Italia è meglio. Io l’ultimo governo tecnocratico che mi ricordo ha alzato le tasse e portato a -2,3% il Pil, era il governo di Mario Monti”.
In ogni caso, Renzi non sembra disponibile a reggere maggioranze alternative: “Se dobbiamo tornare alle liturgie del passato, continuare nella logica di paludi e sabbie mobili ci sono tanti più bravi di me, vadano loro – ha aggiunto – È una cosa che non è nelle mie corde. Se c’è uno che non è in grado di stare a vivacchiare sono io”. Perciò “quando toccherà lasciare ci si gira, ci si inchina alla bandiera, si sorride, e non si mette il broncio. La campanella sarà passata con un sorriso e un abbraccio a chiunque venga dopo”.
Se invece al referendum vincerà il Sì, “la priorità è aprire una grande fase di cambiamento in Europa: saremo il Paese più stabile e potremo dare le carte in Europa”, ha detto ancora il Presidente del Consiglio, sottolineando che sul fronte interno “bisogna ridurre le tasse. Secondo me dovremmo ascoltare tutte le forze sociali per capire quale sia la priorità ulteriore per la riduzione fiscale. Due settori su cui intervenire sono Iva ed Irpef. Su uno di questi due dobbiamo intervenire, va ridotta ulteriormente la pressione fiscale. Io penso che sarebbe meglio intervenire sull’Irpef ma si può ragionare”.
Infine, il maltempo che in queste ore sta colpendo il Nord Italia: “Ora stiamo affrontando una fase di emergenza che non è terminata. Nessuno può permettersi un respiro di sollievo, perché attendiamo la piena ad Asti e ad Alessandria”. Renzi ha pronunciato queste parole al termine di un incontro alla Protezione civile piemontese dove insieme al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e alla sindaca di Torino, Chiara Appendino, è stato fatto il punto sull’emergenza maltempo.
Renzi ha poi parlato di “gestione impeccabile dell’emergenza” e ha assicurato che “il governo quando riceverà le richieste di stato di emergenza si muoverà in modo immediato” per conteggiate i danni e per “l’aiuto alla popolazione. Noi ci siamo, la presenza del governo c’è”.