“Per la prima volta la politica fa la guerra non ai precari, ma al precariato. Per la prima volta le giovani generazioni hanno nuove tutele. Rottamiamo e superiamo un certo modello del diritto del lavoro, e allo stesso tempo superiamo l’articolo 18, i cocopro e i cococo. Due decreti legislativi vedono la luce oggi: quello sul contratto a tutele crescenti e quello sul Naspi, che è una rete di protezione per chi perde il posto di lavoro, ma anche un trampolino”. Lo ha detto oggi il premier, Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei ministri che ha varato i primi due decreti legislativi del Jobs Act e il disegno di legge sulla concorrenza..
E “a chi pensa che senza l’articolo 18 il tempo indeterminato non sarà più quello che conosciamo – ha aggiunto –, dico con molta serenità che parole come mutuo, ferie, buonuscita, diritti, entrano nel vocabolario di una generazione che finora ne è stata esclusa in modo inaccettabile”.
Secondo Renzi, il Governo ha “levato ogni alibi a chi dice che assumere in Italia non conviene. Da oggi il lavoro presenta più flessibilità in entrata e più tutele in uscita. Nessuno resta solo quando viene licenziato. Stimiamo in circa 200mila i nostri connazionali attivi nel lavoro parasubordinato che passeranno dai contratti co.co.co a un lavoro a tempo indeterminato. Restituiamo i co.co. vari ai pollai…”.
Quanto ai “licenziamenti collettivi – ha continuato il Premier – rimangono nello stesso dettato con il quale sono usciti dal Consiglio dei ministri. L’Italia sta ripartendo, i dati che abbiamo sono i dati di un Paese che torna a guardare al futuro con speranza. I decreti attuativi del Jobs act varati oggi servono alle assunzioni collettive, non ai licenziamenti collettivi”.
Il Presidente del Consiglio ha quindi spiegato che “l’altro grande provvedimento varato oggi riguarda… Qualcuno dice le liberalizzazioni: io direi l’Italia semplice, un intervento a tutela dei consumatori. Diamo una sforbiciata, riduciamo il gap fra chi gode di una rendita di posizione e chi non ne usufruisce. Ci sono norme su assicurazioni, telefonini e multe. Poi andremo un po’ meno dal notaio. E andiamo con più serenità incontro ai nostri professionisti”.
ASSICURAZIONI
In particolare, per quanto riguarda le assicurazioni, “abbiamo inserito nel testo un obbligo – ha precisato il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, presentando il Ddl Concorrenza – di praticare sensibili sconti sulle tariffe nel caso in cui il cliente decida di accettare alcune condizioni”, come l’installazione della scatola nera o del rilevatore del tasso alcolemico, “mentre altre misure riguardano le assegnazioni delle classi di merito e il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale. Abbiamo stabilito tutta una serie di norme che aiutano ad avere una migliore comparabilità delle offerte, più trasparenza e prezzi più bassi”.
FONDI PENSIONE E TELEFONIA
Sui fondi pensione, “abbiamo inteso favorire la portabilità”, mentre per quel che riguarda la telefonia “ci siamo concentrati sulle asimmetrie tra accensione e recesso del contratto – ha continuato Guidi –, imponendo una maggiore congruità nel caso di recesso rispetto a una serie di condizioni accessorie che devono essere rese più chiare e trasparenti e più allineate alla durata del contratto, per avere un costo minore della penale in caso di recesso”.
ENERGIA
Quanto all’energia, “abbiamo previsto che dal primo gennaio 2018 sarà abolito il regime di maggior tutela per la disciplina dei prezzi – ha continuato il ministro –. Abbiamo pensato di dare tre anni di tempo perché per arrivare a una modifica di grande portata serve assolutamente un percorso che accompagni questa rivoluzione e soprattutto aiuti il consumatore finale a cogliere le nuove opportunità”.
CARBURANTI E SERVIZI BANCARI
Sul tema della distribuzione dei carburanti, Guidi ha detto che il Governo ha “eliminato un’asimmetria che ancora esisteva in alcuni casi, in merito ad alcune norme discriminatorie per i nuovi entranti rispetto agli attuali operatori”; mentre per i servizi bancari “intendiamo proporre delle norme per migliorare la trasparenza e la comparabilità dei prezzi: anche in questo caso esiste un’asimmetria fra accensione e risoluzione del contratto”.
AVVOCATI E NOTAI
E ancora, le professioni: “Rendiamo possibile avere soci di capitale nelle società di avvocati – ha spiegato Guidi –, più un’altra serie di articoli a corredo per cercare di avere più chiarezza sui preventivi. Per i notai abbiamo esteso la possibilità di redigere atti a livello regionale. Inoltre, abbiamo semplificato alcuni atti per la costituzione delle srl semplificate, con il notaio che diventa facoltativo, e potrà essere effettuata anche con la scrittura privata. Anche nel caso della compravendita privata d’immobili non a uso abitativo fino a 100mila euro di valore, il notaio potrà essere sostituito da un avvocato. E anche per una serie di atti laddove è presente la firma digitale, questa diventa sostitutiva rispetto al ricorso al notaio”.
FARMACIE
Da ultimo, per quel che riguarda “le farmacie – ha concluso Guidi –, non abbiamo toccato nulla della situazione attuale: continua a essere il farmacista ad avere il contatto con il cliente, rimane lo stesso numero farmacie, rimangono le stesse norme sulla distribuzione dei farmaci. Ma ci sembrava moderno togliere il vincolo delle quattro licenze per la titolarità delle farmacie. E anche qui abbiamo inserito la possibilità di avere soci di capitali”.