Equitalia addio. E’ stato il premier Matteo Renzi ad annunciarlo ieri nella diretta Twitter e Facebook. “Stiamo riorganizzando le Agenzie fiscali e tutto il rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione attraverso un modello del tutto diverso” dall’attuale in modo da renderlo sempre più a disposizione del pubblico. In questo quadro – ha aggiunto Renzi – “Equitalia non arriverà al 2018”. Se le intenzioni del premier si tradurranno in realtà sarebbe una grossa rivoluzione.
Ma Renzi è andato oltre. E, dopo aver ricordato che “dal Governo è arrivata la più grande rivoluzione fiscale mai fatta”, prima con il bonus 80 euro per i lavoratori meno abbienti, poi con la riduzione dell’Irap per la parte lavoro e in vista della riduzione dell’Ires e del cuneo fiscale, ha detto che nella prossima legge di Stabilità si andrà avanti e che “dal 2017 le tasse sul ceto medio si abbasseranno”.
Il Governo deve però ancora decidere come centrare l’obiettivo e ne sta discutendo. “Stiamo valutando se farlo con la riduzione delle aliquote Irpef” o in altro modo ma la riduzione delle tasse per il ceto medio “è una priorità”.
Infine il bis della voluntary disclosure per il rimpatrio dei capitali dall’estero e il conseguente pagamento delle tasse. “La voluntary disclosure è stata un successo e stiamo lavorando per ripeterla”.