Matteo Renzi propone a Beppe Grillo un incontro per mercoledì prossimo, accogliendo la proposta di dialogo sulle riforme arrivata la settimana scorsa dal Movimento 5 Stelle. La richiesta del Premier è contenuta in una lettera indirizzata ai capigruppo grillini e diffusa nella serata di ieri.
A sua volta, il Movimento aveva scritto una lettera aperta al capo del Governo, pubblicata sul blog di Grillo, per proporre una nuova legge elettorale, il “Democratellum”, basata su un sistema proporzionale. M5s aveva chiesto a Renzi un incontro (da trasmettere in streaming) per discutere la proposta.
Il Presidente del Consiglio giudica “importante che le forze politiche più rappresentative del Paese provino a scrivere insieme le regole del gioco – si legge nella lettera –, perché nessuno ha la verità in tasca e tutti possono dare una mano”.
In riferimento al prossimo semestre di presidenza italiana dell’Unione europea e al vertice Ue del 26 e 27 giugno dal quale si aspetta la nomina del nuovo presidente della Commissione, Renzi osserva che “la settimana prossima l’Italia gioca una partita molto importante” e annuncia la sua presenza in Parlamento martedì “per affrontare i temi del Consiglio europeo” e della presidenza italiana.
“Abbiamo sul tavolo innanzitutto la questione immigrazione – prosegue la lettera – e conto sull’aiuto di tutte le forze politiche di buona volontà per respingere la montante propaganda xenofoba, non solo italiana, ma esigendo impegni concreti dalle Istituzioni comunitarie”.
Inoltre, “la Commissione affari costituzionali entrerà nel vivo sulle tematiche della riforma costituzionale – ricorda ancora il Premier –. Il Parlamento riceverà il primo decreto attuativo della semplificazione fiscale” e “alcune aziende annunceranno investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro”, dunque “c’è molto da fare e non c’è tempo da perdere”.
Renzi propone ai 5 Stelle un incontro “mercoledì in un orario da concordare insieme”, o a palazzo Chigi con una delegazione del Governo oppure tra delegazioni del Partito e dei gruppi parlamentari: “Aspetto vostre nuove – conclude –. Nel frattempo, buon lavoro e viva l’Italia”.