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Renault torna in utile e supera i target 2021, ma nessun dividendo

Imagoeconomica

Risultati positivi per Renault nel 2021 nonostante le difficoltà che il mercato mondiale dell’auto continua ad affrontare a causa della carenza di chip e dell’aumento dei prezzi delle materie prime. 

I conti 2021 di Renault

Per la casa automobilistica francese il 2021 si è chiuso con ricavi pari a 46,213 miliardi di euro, in crescita del 6,3% rispetto al 2020. A perimetro e tassi di cambio costanti, il rialzo del fatturato è pari all’8%. Sale di 2 miliardi di euro il margine operativo lordo che al 31 dicembre 2021 si è attestato a quota 1,7 miliardi di euro (3,6% dei ricavi). La società è tornata in utile, che ha raggiunto 888 milioni di euro e si confronta con la perdita di 8 miliardi registrata nel 2020. Il dato è superiore alle aspettative degli analisti che avevano stimato utili per 818,7 milioni. L’utile per azione è stato di 3,26 euro (-29,51 euro per azione nel 2020), mentre le auto vendute sono state pari a 2,7 milioni, il 4,4% in meno del 2020. 

“Il gruppo Renault ha ampiamente superato i suoi obiettivi finanziari per il 2021 nonostante l’impatto della carenza di semiconduttori e dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Ciò riflette il ritmo sostenuto della profonda trasformazione del gruppo”, ha affermato il Ceo di Renault Luca de Meo. “Questa performance è dovuta ai primi successi della strategia del gruppo, che promuove il valore rispetto ai volumi, e alla sua rigida disciplina finanziaria”, ha aggiunto la CFO Clotilde Delbos.

Andando avanti coi dati, il free cash flow operativo di Automotive è stato positivo per 1,272 miliardi di euro, una cifra che tiene conto di pagamenti per spese di ristrutturazione per -602 milioni di euro, dismissioni di asset per 574 milioni di euro e un impatto negativo della variazione del fabbisogno di capitale circolante di -330 milioni di euro.

Il cda della società proporrà all’assemblea del 25 maggio 2022 di non pagare un dividendo per l’esercizio 2021. Nel 2022 il gruppo Renault effettuerà il rimborso anticipato di 1 miliardo di euro del prestito da un pool bancario garantito dallo Stato francese, oltre a 1 miliardo di euro relativo al rimborso annuale obbligatorio. Il prestito sarà completamente rimborsato entro la fine del 2023 al più tardi.

Sulla Borsa di Parigi, il titolo guadagna l’1% a 36,73 euro per azione.

La crisi dell’auto

I risultati di Renault diventano ancora più significativi se inseriti nel contesto internazionale, che vede il mercato alle prese con difficoltà difficili da superare. 

“Quello che sta accadendo può essere riassunto con il commento dell’Unrae, l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, ai dati Acea sulle immatricolazioni nei 30 Paesi europei (Ue + Uk + Efta), con 822.423 vetture a gennaio (-2,4% rispetto a un anno fa). “Per il mercato dell’auto in Europa il 2022 si apre “con il volume di immatricolazioni più basso da almeno 22 anni, in lieve calo rispetto a gennaio 2021, che a sua volta aveva già perso un quarto dei volumi sull’anno precedente e a -33% rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid”, commenta l’Unrae che sottolinea la perdita a doppia cifra registrata dall’Italia a gennaio (-20%, peggior gennaio degli ultimi 38 anni) e dalla Francia.

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