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Renault-Nissan, alleanza a rischio

Clima infuocato alla vigilia del cda straordinario che nelle intenzioni dell’ad Ghosn dovrebbe rinforzare le rispettive partecipazioni tra le due case automobilistiche – Polemiche sulla legge Florange, che garantisce al Tesoro francese il diritto di voto doppio.

Renault-Nissan, alleanza a rischio

La partnership tra la casa automobilista francese Renault e quella giapponese Nissan sembrerebbe sempre più traballante. A sostenerlo è la stampa francese, che riportando le lamentele di dieci amministratori indipendenti punta il dito sul discusso il diritto di voto doppio, riconosciuto all’azionista pubblico, cioè lo Stato francese, dalla legge Florange voluta lo scorso anno dal ministro dell’Economia Emmanuel Macron.

Clima dunque infuocato alla vigilia di un consiglio d’amministrazione straordinario, nel corso del quale gli amministratori indipendenti vorrebbero suggerire all’assemblea di mantenere il semplice diritto al voto, al fine di non sbilanciare l’esito della votazione a favore della volontà governativa, visto che già lo scorso aprile il Tesoro francese è salito nel capitale di Renault, mentre il partner giapponese è fermo a una quota del 15%, che non gli garantisce il diritto di voto.

L’ad dei due gruppi, Carlos Ghosn, starebbe infatti auspicando un riequilibrio del reciproco controllo delle due società sul capitale dell’altra (tra il 25 e il 35% ciascuna), ma il ministro Macron non è dello stesso avviso e avrebbe già redarguito il manager sulle colonne di Les Echos: “E’ l’amministratore delegato, non un azionista”. 

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