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Rehn: per l’Italia sfide formidabili, servono risultati su debito e crescita

L’Italia ha di fronte “sfide formidabili” e servono risultati sul consoldimaneto di bilancio e il rilancio della crescita senza perdere di vista l’equita’.

E’ la “ricetta” del vicepresidente della commissione europea e responsabile Affari economici, Olli Rehn, sentito dalle commissioni Finanze e Politiche Ue di Camera e Senato. E non e’ mancata anche una battuta sul nuovo esecutivo: “‘Spero che il governo Monti abbia il sostegno di Don Camillo e Peppone”.

Italia

Nell’audizione di Rehn ovviamente sono l’Europa e l’euro le coordinate di riferimento, ma non mancano specifche annotazioni sull”Italia. E’ ”urgente e necessario produrre risultati senza ritardi” nell’affrontare la crisi nell’area euro, e’ la premessa. In generale al risanamento delle situazioni economiche dei paesi il semplice consolidamento dei conti pubblici “non basta: ci vogliono anche riforme strutturali per rafforzare la crescita”. E questo vale anche per l’Italia”. Insiste Rehn: “I paesi vulnerabili, inclusa Italia, stanno irrobustendo i loro bilanci. L’unica soluzione e’ ridurre il debito, ma anche attuare le riforme strutturali per crescita. L’Italia ha di fronte sfide formidabili che- ha rimarcato- in gran parte derivano da debolezze ben note di lungo periodo, antiche. Con il vostro sostegno – ha detto poi rivolgendosi a deputati e senatori- – il nuovo governo deve produrre risultati sul consolidamento di bilancio e adottare ambiziose misure per rilanciare la crescita garantendo al tempo stesso l’equita’ sociale” .

Rehn riconosce comunque che in generale negli “ultimi mesi l’Italia ha fatto dei progressi”, ricordando la “lettera di impegni alla Ue”. Ma il commissario si e’ poi soffermato sul problema dell’alta disoccupazione giovanile. In Paesi come la Spagna e l’Italia “e’ a livelli preoccupanti. E’ uno spreco eccessivo”,- ha detto, spiegando che- “se fossi un giovane italiano o un giovane spagnolo mi chiederei perche’ da noi la disoccupazione e’ cosi’ alta rispetto all’ Austria o all’Olanda”.

E preannuncia che sulle iniziative che il nostro governo intende mettere in campo “presenteremo una prima relazione sull’Italia all’Eurogruppo di martedi’ prossimo”. – Eurobond, tobin tax- “C’e’ forte opposizione agli eurobond e un certo scetticismo: serviranno forti sforzi prima che l’opinione pubblica tedesca o di altri paesi possa essere convinta dei vantaggi degli eurobond”, rileva Rehn. E aggiunge: “L’Europa deve lavorare giorno e notte per risposta convincente contro crisi. Ritengo che da solo lo strumento degli stability bond non e’ atto contrastare la crisi. Serve un intervento complessivo”.

L’emissione di i eurobond, secondo Rehn, “dovrebbe andare di pari passo con una sorveglianza fiscale molto rafforzata”. Viceversa la Commissione Ue “e’ favorevole alla tassazione delle operazioni finanziarie. E almeno i 27 Paesi dell’Unione dovrebbero approvarla, o almeno i paesi dell’Eurozona dovrebbero fare passi avanti, dice Rehn parlando della cosiddetta Tobin tax. -Ue- Rehn riconosce che “l’Italia e’ uno dei paesi piu’ impegnati per il metodo comunitario. L’Ue va costruita sulla base del metodo comunitario e non possiamo fare affidamento eslcusivo a direttori a due o tre paesi. E’ per questo che nella costruzione dell’unione economica bisogna adottare il metodo comunitario”.

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