“Il diffondersi di tensioni sul mercato delle obbligazioni nell’area euro non è giustificato sotto il profilo dei fondamentali economici e di bilancio. Non è giustificato per l’Italia e non è giustificato per la Spagna”. Lo ha detto il commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, a proposito della crisi del debito che sta contagiando le due maggiori economie dell’Europa del sud. Sull’Italia Rehn ha aggiunto che il nostro paese “ha preso provvedimenti per raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2014”, spiegando che “la convinta applicazione di queste misure è di importanza capitale”.
Riferendosi all’accordo tra i leader dell’Eurozona sul fondo di salvataggio, Rehn ha ammesso che i mercati “non hanno reagito nella maniera voluta e sperata dopo l’accordo del 21 luglio scorso” e che “entro settembre il patto dovrà diventare operativo: così da rassicurare gli investitori”. Resta il fatto – ha spiegato Rehn durante una conferenza stampa – che alcune delle cause dietro queste tensioni vanno ricercate al di fuori dell’area euro. Il sentiment degli investitori è stato influenzato negativamente dalla trattativa sull’innalzamento del tetto al debito Usa e dai segnali di rallentamento dell’economia mondiale”. Rehn ha aggiunto che la volontà politica di difendere la moneta unica non va sottovalutata.