A partire dall’8 gennaio 2025, il Regno Unito ha introdotto una nuova misura di controllo per l’ingresso nel Paese: l’Autorizzazione elettronica di viaggio (Eta, Electronic travel authorisation). Questa novità, già annunciata a settembre, è inizialmente destinata ai cittadini di quasi 50 Paesi extraeuropei, tra cui numerosi Stati latinoamericani come Argentina, Brasile, Messico, Cile, Costa Rica, Guatemala, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù e Uruguay.
L’Eta è richiesta per visitare il Regno Unito per turismo o altre motivazioni non lavorative, salvo che non si disponga di un visto lavorativo o dello status di residente permanente (settled o pre-settled status). Si tratta di una misura che consente l’ingresso nel Paese senza la necessità di un visto, semplificando la procedura, ma mantenendo comunque il controllo sui flussi migratori. Secondo il governo britannico, questa iniziativa rappresenta un passo verso una maggiore regolamentazione dell’immigrazione.
Cos’è l’Eta e chi deve richiederla
L’Eta non è un visto tradizionale, ma una semplice autorizzazione elettronica che consente l’ingresso nel Regno Unito per soggiorni brevi, fino a sei mesi. Il costo dell’autorizzazione è di 10 sterline (circa 12 euro), e la sua validità è di due anni.
La procedura per ottenerla è rapida e accessibile: basta scaricare l’app gratuita “Uk Eta” su dispositivi mobili, compilare un modulo con i dati richiesti e procedere al pagamento. L’app è disponibile su Google Play e Apple Store, e per completare la domanda è necessario un passaporto valido, un indirizzo email e una modalità di pagamento elettronica (come carta di credito, debito, Apple Pay o Google Pay).
La domanda può essere completata in pochi minuti, rendendo l’Eta una soluzione pratica e veloce per chi intende visitare il Regno Unito senza complicazioni burocratiche.
Per i cittadini dell’Ue, Eta obbligatoria dal 2 aprile
Per i cittadini dei Paesi membri dell’Unione europea, inclusi gli italiani, l’Eta scatterà dal 2 aprile 2025. A partire, però, dal 5 marzo 2025, i cittadini Ue potranno cominciare a richiederla.
Chi è esente dall’Eta
Non tutti sono tenuti a richiedere l’Eta. I cittadini che possiedono già un visto o un permesso di residenza nel Regno Unito, inclusi quelli con status di residente permanente o provvisorio, sono esentati. Inoltre, sono esclusi dall’obbligo di richiesta i cittadini britannici e irlandesi, coloro che viaggiano con passaporti dei territori britannici d’oltremare e chi risiede in Irlanda, Guernsey, Jersey o Isola di Man.
Per i cittadini irlandesi, l’esenzione è garantita grazie alla “Common Travel Area” tra il Regno Unito e l’Irlanda, che consente la libera circolazione tra i due Paesi senza necessità di ulteriori formalità.
L’Eta, inoltre, non è valida per chi intende lavorare nel Regno Unito, sia per un’azienda che come lavoratore autonomo, a meno che non rientri in alcune eccezioni, come nel caso di lavoratori creativi con un visto speciale. Chi desidera sposarsi, trasferirsi o registrare un’unione civile dovrà richiedere un visto specifico, come il Marriage Visitor Visa.
Misure simili in Europa per i cittadini britannici
Anche l’Unione europea ha in programma l’introduzione di un sistema simile per i cittadini britannici. A partire dall’estate del 2025, infatti, i britannici dovranno registrarsi online e pagare una tassa di 7 euro per ottenere l’Etias (European travel information and authorisation system). Questa autorizzazione avrà una validità di tre anni e consentirà ai cittadini britannici di entrare liberamente nei Paesi dell’Unione europea, così come in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
L’obiettivo dell’Eta: un maggiore controllo sui flussi migratori
Con l’introduzione dell’Eta, il Regno Unito intende migliorare la gestione dei flussi migratori e prevenire gli abusi del sistema d’immigrazione. L’Home Office britannico ha dichiarato che l’Eta rappresenta un passo importante per limitare chi “abusa del nostro sistema di immigrazione”, mettendo in atto un sistema più sicuro e controllato per l’ingresso nel Paese.