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Regno Unito, disfatta dei Tory: il Labour rafforza la prospettiva di tornare al governo

Imagoeconomica

Vacilla il governo del premier Rishi Sunak dopo l’Election Day in Inghilterra che ha portato una serie di sconfitte significative per i Tories, che hanno perso un numero considerevole di seggi nei consigli regionali, scendendo sotto quota 500, mentre i Labour ne hanno guadagnati oltre 170, superando quota mille. La sconfitta dei Tories è stata chiara, con la perdita di quasi 450 seggi comunali e il controllo di 12 consigli municipali, in tutta l’Inghilterra e la perdita persino della suppletiva di Blackpool South, in una suppletiva necessaria dopo le dimissioni di un deputato conservatore implicato in uno scandalo.

Per i laburisti, guidati dal moderato Keir Starmer, è stato un buon risultato che tuttavia non rappresenta un colpo definitivo al potere dei conservatori, ma che alimenta le speranze di tornare al comando di Downing Street, una posizione che manca dal 2010 quando a governare c’era Gordon Brown. Per i Tories, al contrario, questa è stata la peggiore performance elettorale degli ultimi quarant’anni.

Queste elezioni sono state particolari perché hanno introdotto una novità significativa: per la prima volta, è stato richiesto ai votanti di mostrare un documento di identità al seggio per poter votare. Sembra banale per noi italiani ma questo rappresenta un cambiamento importante nel Paese, considerando che nel Regno Unito non esistono carte d’identità e in precedenza i votanti venivano registrati anticipatamente dal Comune e potevano semplicemente annunciare il proprio nome al seggio.

I labour avanzano ma i Tories non affondano

Le previsioni alla vigilia si sono rivelate accurate: i Conservatori hanno perso seggi nei consigli regionali, mentre il Labour ha guadagnato oltre 170 seggi, superando quota mille. Vittore importanti sono avvenute anche in roccaforti Tory come Hampshire e Dorset. A sorpresa i Tory perdono il controllo di una delle due aree metropolitane in gioco, tra le 11 in totale, con la sconfitta del sindaco delle West Midlands, Andy Street, a favore del laburista Richard Parker. Un risultato sorprendente, ribaltato nel conteggio finale, che rappresenta una grossa delusione per i conservatori.

Il Labour ha dimostrato la sua forza vincendo in aree come Blackpool, una circoscrizione tradizionalmente di sinistra. Qui i Tories hanno subito una sconfitta anche a causa del successo del terzo partito, il Reform UK, rischiando di perdere consensi degli elettori di destra. Il terzo partito, erede del Brexit Party e con posizioni di destra radicale, ha ottenuto il 16,9% dei voti, un risultato simile a quello del partito del primo ministro. Il voto di Blackpool è la quinta elezione suppletiva negli ultimi 18 mesi che il partito Laburista vince con oltre 20 punti percentuali di vantaggio. Keir Starmer ha definito il risultato “un terremoto politico” e ha chiesto elezioni anticipate.

A queste elezioni i Tories hanno registrato i loro peggiori risultati degli ultimi cinque anni. L’unica nota positiva per i conservatori è stata la rielezione di Ben Houchen come sindaco della Tees Valley per il terzo mandato consecutivo. La vittoria, però, sembra essere stata più legata alla popolarità personale di Houchen che all’appoggio al partito, specialmente considerando che durante la campagna elettorale ha mantenuto le distanze da Rishi Sunak, preferendo l’appoggio di Boris Johnson. Un segnale positivo è arrivato invece dal comune di Harlow, nell’Essex, situato a breve distanza dalla capitale dove il governo di centrodestra ha vinto nonostante una importante campagna elettorale portata avanti proprio dal capo dei laboristi.

Khan confermato sindaco di Londra

Il Labour ha ottenuto successi significativi nelle elezioni locali, con sindaci laburisti eletti in città come Liverpool, Manchester e York. In quest’ultima città il successo laburista, con l’elezione di David Skaith, rappresenta un duro colpo per Sunak, considerando che la sua circoscrizione elettorale è proprio nello Yorkshire.

A Londra, Sadiq Khan è stato riconfermato sindaco per il terzo mandato, nonostante abbia ottenuto una vittoria con un margine inferiore alle previsioni, superando la candidata conservatrice Susan Hall con il 43% dei voti contro il suo 33%.

Il leader laburista Starmer celebra insieme a Khan il “storico terzo mandato” del sindaco uscente a Londra e ribadisce la sfida nazionale ai Tories, affermando che “non devono rimanere al potere nemmeno un minuto in più”.

Sunak traballa ma resta fiducioso

Sunak ha espresso delusione per i risultati, ma rimane fiducioso per le elezioni generali, nonostante i segnali di allarme dovuti alla proiezione che vede i laburisti in vantaggio del 9% rispetto ai conservatori. La politica estera, in particolare la posizione su Israele, ha giocato un ruolo chiave, con il Labour che ha perso consensi nelle aree musulmane, anche se ha compensato con vittorie altrove.

Nonostante la sconfitta, il primo ministro emerge come un leader più solido di quanto atteso, soprattutto grazie alla sua resilienza e alla capacità di evitare una debacle totale, grazie soprattutto ai risultati nella Tees Valley e nel “Red Wall”, una serie di circoscrizioni elettorali nel Regno Unito che erano tradizionalmente votate per il Partito Laburista, ma che nel 2019 hanno sorprendentemente optato per il Partito Conservatore durante le elezioni generali. E parte del merito va dato dal sostegno ricevuto dal suo “grande nemico” Boris Johnson. La conferma di Sunak potrebbe essere proprio attribuita in parte all’appoggio di Johnson, che ha dimostrato di avere un’appeal particolare in quelle aree. Questo solleva interrogativi sul futuro rapporto tra Sunak e Johnson, considerando le diversità di approccio sia di stile che politico.

Possibili elezioni anticipate

Il successo del Labour alle recenti elezioni locali ha spinto il partito a chiedere elezioni anticipate che arriveranno in ogni caso entro pochi mesi. Il Regno Unito deve infatti votare per il rinnovo del Parlamento non oltre il 28 gennaio con le Camere che dovranno essere sciolte, secondo legge, entro dicembre.

Sunak potrebbe essere preoccupato dai risultati di queste elezioni ma può trarre conforto da alcuni sviluppi. Starmer ha sì moderato la posizione del Labour rispetto al socialismo radicale di Corbyn, ma la recente sconfitta di Harlow, nonostante una forte campagna, sembra suggerire una mancanza di carisma nel leader dell’opposizione. Inoltre, le previsioni di voto sembrano ancora pendere dalla parte dei conservatori. Al momento le stime suggeriscono che, se replicati su scala nazionale, i laburisti avrebbero il 34% dei voti, nove punti sopra i conservatori, non abbastanza per governare senza avere la maggioranza assoluta a Westminster. Nonostante tutto, quindi, Sunak può dirsi ottimista in vista delle prossime elezioni generali.

Ultimo aggiornamento ore 2,00

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