Mentre l’inflazione si avvia a superare il 10% e il costo delle bollette e dei generi alimentari si impenna a tal punto da costringere il numero uno della Bce, Andrew Bailey, a parlare di scenario “apocalittico”, il Governo Britannico cerca di correre ai ripari, annunciando un piano di aiuti alle famiglie da 15 miliardi di sterline, pari a 17 miliardi di euro.
Parlando alla Camera dei Comuni, il cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak ha fornito alcune indicazioni sul pacchetto d’aiuti che dovrebbe essere in parte finanziato con una tassa del 25% sugli extra profitti delle società di petrolio e gas.
Il piano d’aiuti del Regno Unito tra bonus e sconti sulle bollette
Il piano di Downing Street prevede uno stanziamento complessivo pari a 15 miliardi di sterline, di cui 9 destinati a sostenere le finanze delle famiglie meno abbienti alle prese con il caro vita. Tra le misure previste figurano uno sconto sulla bolletta di 400 sterline questo autunno e un bonus una tantum da 650 sterline per le famiglie meno abbienti. Altre forme di aiuti economici mirati sono previste per pensionati e disabili.
“Sappiamo che le persone stanno affrontando grandi difficoltà per il costo della vita“, ha affermato Sunak. Il ministro del Tesoro ha assicurato che, grazie a tutte queste misure, i britannici “sentiranno di meno” il peso dell’inflazione.
Il pacchetto di aiuti annunciato giovedì segue quello da 22 miliardi di sterline presentato ad aprile. Complessivamente – ha fatto sapere Sunak – il governo ha stanziato 37 miliardi di sterline per aiutare i consumatori. Decisioni simili volte a mitigare gli effetti dell’aumento dei prezzi dell’energia sono state prese anche da altri Governi, tra cui quello italiano che nei mesi scorsi ha stanziato 16 miliardi di euro per far fronte alla crisi energetica.
In Uk arriva una tassa sugli extra profitti dell’energia
Una parte del pacchetto di aiuti sarà finanziata attraverso una tassa del 25% sugli extra profitti delle società di petrolio e gas, tra i quali colossi del calibro di Shell e British Petroleum. Da questa misura,secondo le stime di Downing Street, il prossimo anno dovrebbero arrivare 5 miliardi di sterline, circa 6 miliardi di euro.
“Introdurremo un prelievo temporaneo e mirato sui profitti energetici, ma abbiamo inserito nel nuovo prelievo una nuova indennità di investimento che significa che le aziende avranno un nuovo e significativo incentivo a reinvestire i loro profitti”, ha detto Sunak al Parlamento.
La misura prevede infatti la restituzione, sotto forma di crediti di imposta, fino al 90% della somma prelevata se le aziende investiranno nel Paese i profitti extra derivanti dall’aumento dei prezzi.
“È possibile sia tassare i profitti straordinari in modo equo che incentivare gli investimenti. Più le compagnie investiranno, meno tasse pagheranno” ha confermato Sunak alla Camera dei Comuni. “Sarà una misura temporanea – ha poi sottolineato – quando i prezzi del petrolio e del gas torneranno a livelli storicamente più normali, la tassa sarà gradualmente eliminata”. Una precisazione necessaria data la precedente posizione del Governo che aveva sostenuto che una mossa del genere avrebbe ostacolato gli sforzi delle compagnie petrolifere per investire in energia più verde.