Francesco Totti dice “basta”. Non con il calcio, per fortuna, ma con l’utilizzo della sua immagine a scopo politico. Il capitano giallorosso, infatti, con un duro messaggio diffuso via Twitter ha diffidato di alcune sue foto all’interno della campagna di avvicinamento al referendum.
Nel dettaglio si tratta di una delle istantanee più celebri di Totti, quella del “4 e a casa” rivolto allo juventino Igor Tudor, sul finale di una partita tra Roma e Juventus vinta per 4 a 0 dai giallorossi. L’immagine è diventata in questi giorni un cartellone elettorale in favore del No, per mandare a casa il premier Matteo Renzi il 4 di dicembre.
Un utilizzo improprio dell’immagine del giocatore, che ha chiarito così la sua posizione in merito: “diffido chiunque dall’utilizzo della mia immagine per scopi politici, tanto più nell’ambito del dibattito elettorale che dovrebbe essere circoscritto al civile confronto sul merito del Referendum.
Totti che in passato era già stato tirato per la maglia nel dibattito sul referendum, stavolta da un sostenitore del Sì, il consulente per la comunicazione di Palazzo Chigi Francesco Nicodemo che aveva celebrato il 40simo compleanno del capitano della Roma con questo Tweet: “Oggi celebriamo #Totti40 ricordandovi che da quando il capitano ha esordito in Serie A ci sono stati 15 governi. Per la stabilità #bastaunsì”.