Il nuovo Redditometro servirà a stanare i “finti poveri e l’evasione spudorata”, quella “ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire”. Non sarà utilizzato invece sui pensionati e su tutte le posizioni con scostamenti fino a 12 mila euro l’anno. La rassicurazione arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate, che ieri ha diffuso un severo comunicato per replicare alle polemiche nate intorno al nuovo strumento. Lo scopo del Redditometro, che sarà impiegato da marzo, è confrontare stili di vita e redditi dichiarati a partire dal 2009.
L’Agenzia si scaglia quindi contro “alcune notizie di stampa” errate, come quella secondo cui le sole spese mediche basteranno a far iscrivere i pensionati nella “black list”. Una precisazione falsa, anche perché “i titolari della sola pensione non saranno mai selezionati”.
Nel mirino finiranno invece i contribuenti che, “pur evidenziando un’elevata capacità di spesa, dichiarano redditi esigui“, spiegano ancora dall’Agenzia. I controlli saranno 35 mila ogni anno – come stabilito nella convenzione con il ministero dell’Economia – e per questa ragione si concentreranno sulle posizioni caratterizzate da uno scostamento davvero “eclatante“.
In particolare, si punterà a colpire le persone che, truffando il Fisco, usufruiscono addirittura di “agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto”.