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Reddito di Inclusione (Rei): che cos’è, come funziona e chi può riceverlo

FIRSTonline

Dal 1°gennaio 2018 entrerà in vigore il Rei, acronimo di Reddito di Inclusione. Il relativo decreto è stato approvato oggi, 29 agosto, dal Consiglio dei Ministri come misura di contrasto alla povertà.

In base a quanto previsto, le famiglie in possesso dei requisiti richiesti, circa 660mila secondo i primi calcoli, avranno la possibilità di ricevere un beneficio economico il cui importo varierà da 190 a 485 euro al mese, in base al reddito. Le domande per poter accedere al Rei dovranno essere inviate a decorrere dal 1°dicembre.

Reddito di Inclusione: che cos’è

Il Rei è una misura nazionale volta a contrastare la povertà. In realtà non si tratta solo di un beneficio economico di importo variabile, ma prevede anche un progetto personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa finalizzato ad aiutare i nuclei familiari beneficiari a superare la condizione di povertà in cui versano. Per quanto riguarda la “parte economica”, l’ammontare stabilito verrà erogato tramite la Carta Rei, una carta di pagamento elettronica.

Reddito di Inclusione: chi può riceverlo

Come detto, in base ai calcoli, saranno circa 660 le famiglie che avranno la possibilità di accedere al reddito di inclusione, di cui 580mila con figli minori. 

La misura si rivolge in particolare ai nuclei familiari con figli minori o disabili, donne in stato di gravidanza o persone ultra cinquantacinquenni in condizione di disoccupazione.

Reddito di Inclusione: importo e durata

L’importo del Rei andrà da un minimo di 187,5 euro al mese a un massimo di 485,4 euro, vale a dire l’importo dell’assegno sociale. La cifra dipende anche dalla coesistenza con altri trattamenti assistenziali.

L’ammontare previsto verrà erogato per 18 mesi e non potrà essere rinnovato prima di 6 mesi, passati i quali è possibile un nuovo accesso. In caso di rinnovo però, la durata massima scende a 12 mesi.

Reddito di Inclusione: requisiti

Potranno accedere al Rei:

  • cittadini italiani,
  • cittadini comunitari,
  • familiari di cittadini italiani o comunitari, non aventi la cittadinanza in uno Stato membro, titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente,
  • cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo,
  • titolari di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria) residenti in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.

Previsti anche stringenti requisiti economici: l’accesso sarà consentito alle famiglie con un Isee pari o inferiore a 6mila euro e un reddito equivalente pari o inferiore a 3mila euro. Il patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, dovrà avere un valore non superiore a 20mila euro, mentre per quello mobiliare la soglia è pari a 10mila euro (che diventano 8mila per una coppa e 6 mila per un singolo soggetto)

Reddito di Inclusione: domande

Le domande per accedere al beneficio potranno essere presentate al Comune dal mese di dicembre. Sarà proprio il comune ad occuparsi della verifica dei requisiti necessari e a girare all’INPS la richiesta entro 10 giorni lavorativi dalla sua ricezione.

L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, effettuati i dovuti controlli, procederà al riconoscimento del beneficio.

 

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