“Vogliamo finalmente abolire le pensioni d’oro che per legge avranno un tetto di 4.000/5.000 euro per tutti quelli che non hanno versato una quota di contributi che dia diritto a un importo così alto. E cambiano le cose in meglio anche per chi prende la pensione minima, perché grazie al miliardo che risparmieremo potremo aumentare le pensioni minime“.
Lo scrive il vice-premier Luigi Di Maio sul suo profilo Facebook, dove definisce le pensioni d’oro finanziate da “tutta la collettività” uno “sfregio a quei tre milioni di italiani che non hanno neppure i soldi per fare la spesa, perché sono stati abbandonati dalle istituzioni. Sia chiaro: chi si merita pensioni alte per avere versato i giusti contributi ne ha tutto il diritto, ma quest’estate per i nababbi a spese dello Stato sarà diversa”. Il merito alla tempistica del provvedimento, Di Maio scrive che “quest’estate non ci sono i mondiali, ma presto avremo qualcosa da festeggiare: la fine delle pensioni d’oro e l’inizio di un’Italia più giusta”.
Il vice presidente del Consiglio e ministro del welfare e dello sviluppo economico è anche intervenuto sul reddito di cittadinanza, rispondendo indirettamente al ministro Tria che dal Lussemburgo ha fatto sapere chiaro e tondo che “per il 2018 i giochi sono fatti: ci saranno solo interventi a costo zero” e dunque niente flat tax né reddito di cittadinanza. “Capisco le valutazioni di Tria, ma la misura è una priorità del contratto di governo e va fatta entro 2018. Abbiamo convocato tavolo la prossima settimana”.
Obiettivo del reddito di cittadinanza – aveva detto in precedenza Di Maio intervenendo al congresso Uil – “non è dare soldi a qualcuno per starsene sul divano ma è dire con franchezza: hai perso il lavoro – il tuo settore è finito o si è trasformato – ora ti è richiesto un percorso per riqualificarti e essere reinserito in nuovi settori. Ma mentre ti formi e lo Stato investe su di te, ti do un reddito e in cambio dai al tuo sindaco ogni settimana 8 ore lavorative gratuite di pubblica utilità”.