Il governo sta pensando di investire circa 6 miliardi di euro per creare un “reddito d’emergenza” (Rem), che potenzierebbe e allargherebbe il sussidio da 600 euro varato con il decreto Cura Italia dell’11 marzo. L’importo dell’assegno potrebbe essere lo stesso, ma, a differenza della prima indennità, il Rem non sarebbe una tantum – durerebbe per tutto il tempo della crisi innescata dal coronavirus – e coprirebbe fino a 10 milioni di persone, circa il doppio dei lavoratori fin qui raggiunti. La platea dei beneficiari comprenderebbe quindi diverse categorie:
- partite Iva
- professionisti
- artigiani
- commercianti
- collaboratori
- irregolari
- precari e intermittenti (comprese colf, badanti e babysitter)
- stagionali (camerieri, addetti alle pulizie, bagnini e altro)
- lavoratori che hanno finito il sussidio di disoccupazione (Naspi o Discoll)
- lavoratori agricoli
- lavoratori dello spettacolo
Com’è ovvio, i 600 euro saranno prolungati anche a quanti, entro il 15 aprile, riceveranno l’assegno assegno relativo al primo sussidio (quello del Cura Italia), valido per il mese marzo.
Alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle vorrebbero allargare le maglie del Reddito di cittadinanza, ad esempio cancellando temporaneamente i requisiti di reddito e patrimonio previsti dalla legge del 2019 (il Cura Italia ha già sospeso altre condizioni, come l’obbligo di accettare una proposta di lavoro). Tuttavia, Palazzo Chigi e il ministero dell’Economia non condividono questa impostazione: viste le condizioni di emergenza – è il ragionamento – riformare uno strumento ordinario non sarebbe la strada più efficace; per intervenire in modo rapido e incisivo a sostegno di chi si ritrova senza reddito serve una misura nuova, concepita espressamente per il periodo di crisi.
Allo stesso tempo, il governo dovrà rinnovare ed estendere la Cassa integrazione (di tutti i tipi: ordinaria, in deroga, Fis) dalle 9 settimane previste finora almeno fino al 31 luglio, giorno in cui dovrebbe finire ufficialmente l’emergenza nazionale dichiarata lo scorso 31 gennaio.
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Sono stata licenziata a gennaio, sono una mamma disperata con due bambini da madar avanti, non ho soldi x mantere questi miei bimbi, vorrei fare la domanda di reddito d'emergenza, x poter madar avanti i miei bambini. Cosa posso fare?
Bologna Piera
Come faccio a vivere che non mi arriva nemmeno l'integrazione.
Prendo 130 euro di reddito di cittadinanza disoccupati e 1 figlio a carico non rientro a niente
Salve,
io mi trovo nella condizione di essere stato assunto in data 2 marzo dopo un periodo di NASpI, quindi non rientro tra coloro che possono usufruire della cassa integrazione in deroga, tra l'altro inizialmente non prevista per le piccole aziende, ed ho lavorato fino al giorno 16 marzo perchè poi l'azienda ha chiuso. Posso richiedere il reddito di emergenza e, in caso di risposta affermativa, come devo procedere per l'inoltro della richiesta ?
Ringrazio anticipatamente per il riscontro.