La Cina entra nel salotto buono meneghino. La Banca centrale cinese, ha fatto sapere la Consob, è salita al 2,001% di Mediobanca aggiungendo Piazzetta Cuccia alla sua collezione di possedimenti italiani. L’interesse asiatico per l’istituto da tempo in cerca di una nuova identità spinge il titolo in rialzo del 4,33%.
La giornata però è favorevole al rimbalzo di tutti i titoli bancari : ancora meglio fanno infatti Bpm (+5,48%), Bper (+5,18%), Banco Popolare (+5,09%) e Mps (+5,03%), che sale dopo le rassicurazioni sull’andamento degli stress test. “Il deficit di capitale tra 500 e 1.700 milioni di euro ipotizzato dalla stampa non trova riscontro nei documenti preliminari ricevuti finora”, ha scritto l’istituto in una nota.
Ieri la Bce ha iniziato a comprare covered bond e oggi indiscrezioni di Reuters hanno svelato che l’Eurotower starebbe valutando di iniziare a comprare obbligazioni societarie, oltre ai covered, a partire dal gennaio 2015. Il portavoce dell’Eurotower ha fatto sapere che “il Consiglio direttivo non ha preso una decisione del genere”.
Lo spread Btp-bund ha chiuso in calo a 165 punti base e tutte le Borse europee sono in forte recupero, in un clima comunque condizionato dall’alta volatilità dei mercati. Milano guadgana il 2,79%, Londra l’1,68%, Fracoforte l’1,94%, Madrid il 2,39% e Parigi il 2,25% dopo aver superato lo shock iniziale per la scomparsa improvvisa di Christophe de Margerie, ceo di Total, in un incidente aereo sui cieli di Mosca.
In forte rallentamento rispetto alle precedenti edizioni il Btp Italia che a un’ora dalla fine degli scambi ha raccolto nella giornata di oggi un miliardo e nel complesso, contando anche ieri, circa 4 miliardi. Il Btp Italia, che è costruito sull’inflazione, si scontra con un contesto dove il timore principale è piuttosto la deflazione.
In Russia il Ministero delle Finanze ha annunciato di aver annullato la sua asta di titoli pubblici, in calendario domani, per la seconda settimana di fila, a causa di “condizioni di mercato sfavorevoli”. La Russia ha avuto difficoltà negli ultimi mesi a vendere i suoi titoli in rubli, a causa dei rischi geopolitici derivanti dalla crisi in Ucraina.
Le Borse non risentono particolarmente della frenata, prevista, del Pil cinese (+7,3% nel terzo trimestre), che è stata compensata dai dati della produzione industriale di Pechino (+8%) in forte ripresa. Le Borse asiatiche hanno comunque chiuso prudenti: Tokyo -2,03%, Shanghai -0,72% Hong Kong +0,08%. Gli studenti di Hong Kong, da cui parte la protesta pro-democrazia, e il governo locale si incontreranno per la prima volta oggi dopo tre settimane di manifestazioni.
A Wall Street l’S&P 50 infila la quarta seduta di rialzi (+1,5%), Il Dow Jones sale dell’1,02% e il Nasdaq dell’1,79%. A spingere il rialzo contribuisce l’eccellente trimestrale di Apple: ricavi oltre 42,1 miliardi di dollari nel terzo trimestre contro una previsione di 40 miliardi. Buoni anche i conti di Texas Instruments, con immediato beneficio per Stm (+1,9%): la prossima trimestrale del gruppo dei semiconduttori (29 ottobre l’annuncio dei conti) dovrebbe registrare i benefici del rialzo del dollaro.
Dai dati macroeconomici arriva poi un ulteriore incoraggiamento ai mercati: le vendite di case esistenti sono salite a settembre del 2,4% a 5,17 milioni sopra le attese. Il petrolio Wti sale leggermente dello 0,17% a 82,85 dollari al barile mentre gli analisti ipotizzano che il bear market del petrolio rischia di colpire le stime sulla crescita e l’espansione dello shale oil: a questi prezzi un terzo sarebbe non economico. L’euro arretra sul dollaro a 1,2724 (-0,59%).
A Piazza Affari miglior titolo è Mediaset che rimbalza dopo che Sky ha smentito il progetto di un nuovo pacchetto di canali in chiaro in Italia. Come detto, le banche sono in evidenza. Bene anche Intesa (+4,6%) e Unicredit (+3,83%).
Banca Carige +1,62% in attesa del cda che potrebbe prendere una decisione definitiva sulla cessione degli asset assicurativi, Carige Assicurazioni e Carige Nuova Vita, ad Apollo Management Holdings.
Generali +2,24%. Oggi il ceo Greco ha confermato che dal prossimo anno il Leone aumenterà il dividendo: “ lo renderemo simile alla media di mercato”.
Non ci sono segni meno sul Ftse Mib: i peggiori titoli chiudono semplicemente invariati (Autogrill, Gtech, Pirelli). Tra gli ultimi anche Luxottica che sale dello 0,79% in attesa dell’imminente nomina del nuovo ad che si spera plachi il cos di governance scoppiato ad Agordo. L’indiziato numero uno potrebbe essere Marco Bizzarri, fino a ieri alla guida di Bottega Veneta, uno dei marchi di Kering. Yoox azzera i guadagni (+0,89%) dopo il balzo in scia ai risultati dell’inglese Asos che sono risultati migliori del previsto.