I primi fondi del Recovery Fund arriveranno a luglio, mentre una seconda tranche di risorse Ue è attesa per la fine del 2021. Lo ha confermato oggi il vicepresidente Valdis Dombrovskis nel corso di un’audizione davanti al Parlamento europeo. “Se tutto funziona secondo i piani, la commissione ha due mesi per la valutazione dei piani, cercheremo di essere pronti per una prima valutazione entro la fine di giugno, bisogna vedere se si potranno accelerare le erogazioni dei fondi, i primi esborsi presumibilmente arriveranno a luglio”. Dombroviskis ha poi fatto riferimento anche a una seconda erogazione di fondi da parte di Bruxelles, attesa entro la fine del 2021: “Entro fine anno gran parte degli Stati membri potranno ricevere i fondi” ha aggiunto Dombrovskis.
I destinatari delle prime erogazioni, corrispondenti a un pre-finanziamento pari al 13% del totale, dovrebbero essere o Paesi che hanno inviato già inviato i loro piani. Tra essi ci sono le principali economie dell’Eurozona: Italia, Spagna, Francia e Germania. “Abbiamo ricevuto 14 piani è un buon risultato, fine aprile non era scadenza rigorosa” ha commentato Dombrovskis, spiegando che “per alcuni Stati ci vuole più tempo. In linea generale è stato trovato equilibrio tra riforme e investimenti e inclusione sociale forte” ha detto il vice presidente della Commissione europea.
Per rispettare i tempi occorre però uno sforzo da parte di tutti e 27 gli Stati membri, soprattutto degli otto Stati che non hanno ancora ratificato il Recovery Plan, vale a dire: Austria, Paesi Bassi, Romania, Ungheria, Estonia, Polonia, Irlanda e Finlandia. “Ribadisco l’appello agli Stati membri affinché quelli che non hanno ancora ratificato la decisione sull’aumento delle risorse proprie nel Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 per il recovery fund lo facciano entro il primo giugno” ha poi sottolineato Dombrovskis.
Secondo le indicazioni, tre degli otto Stati mancanti dovrebbero procedere con la ratifica “entro la fine di questa settimana”, ha concluso Dombrovskis.