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Rcs: stretta finale per la battaglia Cairo-Imh

FIRSTonline

Ormai la battaglia per Rcs viaggia verso la stretta finale. Dopo il rilancio annunciato la settimana scorsa da Urbano Cairo, la cordata International Media Holding – composta da Bonomi insieme ai soci storici Mediobanca, Della Valle, Pirelli e UnipolSai – ha tempo fino a venerdì prossimo per avanzare un’ulteriore proposta.

Cairo ha ritoccato ancora da 0,16 a 0,17 il concambio, abolendo la clausola Mac (in casi eccezionali, come ad esempio la Brexit, concedeva la possibilità di sfilarsi) e dando l’ok all’accordo di finanziamento sottoscritto dal management di Rcs con le banche, a condizione che non chiedano il rimborso in caso di change of control.

L’editore di La7 ha poi fatto sapere nel week end che intende raggiungere per Rcs uno sviluppo dei ricavi significativo e a un ebitda di 140 milioni al 2017, che poi salirà a 170 milioni nel 2018, mettendo mano ai periodici del gruppo.

“È un’area in cui ci sono grandi potenzialità – ha riferito alla Stampa – anche perché i periodici del gruppo Rcs sono caduti più di quanto è sprofondato il mercato in questi ultimi anni”.

L’ultima offerta di Imh, invece, era di 0,80 euro cash per ogni titolo Rcs ed era stata valutata “congrua” dal board Rizzoli, anche se nella parte bassa del range di valore indicato dagli esperti.

Sempre entro venerdì prossimo, secondo quanto si apprende, le due parti in corsa dovranno comunicare in merito alla successiva ottava, quando partiranno le cosiddette “offerte al buio” prima della scadenza del 15 luglio.

Intanto, il mercato oggi spinge Imh ad un rilancio, con il titolo Rcs che a fine mattinata trattata a 0,8185 euro (+0,6%).

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