Il gruppo Rcs ha chiuso il 2011 con una perdita netta consolidata di 322 milioni, contro l’utile netto di 7,2 milioni del 2010. Sul dato, informa un comunicato, hanno pesato svalutazioni di immobilizzazioni per 349,2 milioni (contro i 340,5 milioni del 2010). Confermato anche il dato già comunicato a livello di preconsuntivo sui ricavi netti consolidati, che sono scesi a 2,075 miliardi, rispetto ai 2,255 miliardi dell’esercizio precedente (-2,7% a perimetro omogeneo).
L`indebitamento finanziario netto si è ridotto di 32,6 milioni rispetto a fine 2010, attestandosi a 938,2 milioni. Il cda ha convocato l’assemblea per il 2 maggio prossimo.
Per l`esercizio 2012 il gruppo editoriale prevede “ricavi in diminuzione”, mentre ritiene che il risultato netto, in assenza di eventi al momento non prevedibili, “possa risultare in miglioramento rispetto al 2011, quest`ultimo significativamente influenzato dalla svalutazione degli attivi immateriali”.
Il cda di Rcs ha anche reso noto di aver esaminato e valutato le manifestazioni di interesse non vincolanti raccolte dall`advisor in relazione alla dismissione del gruppo editoriale francese Flammarion e “ha deciso, a maggioranza, di continuare nel processo di dismissione, ammettendo alla ‘data room’ alcuni potenziali acquirenti, al fine di raccogliere offerte vincolanti da sottoporsi al consiglio e affidando all`advisor un ulteriore incarico di consulenza finanziaria per affiancare il gruppo nel processo”.