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Rcs: il rosso peggiora, aumento di capitale e nuovo piano in arrivo

FIRSTonline

Il rosso si allarga a 126,4 milioni di euro nei primi nove mesi e Rcs annuncia un nuovo piano industriale, che sarà presentato dal neo ad Laura Cioli  entro il 22 dicembre (sarà una revisione del piano approvato lo scorso 30 luglio, di cui restano confermate le linee guida strategiche). Il Cda, inoltre, ha convocato l’assemblea dei soci per il 16 dicembre: all’ordine del giorno una nuova delega per un aumento di capitale fino a un massimo di 200 milioni, operazione da realizzarsi entro il 30 giugno 2017. In scia a queste notizie il titolo in Borsa di Rcs, dopo un passaggio in asta di volatilità per eccesso di ribasso, a un’ora dall’apertura cede il 3,2%, a 0,6385 euro per azione. 

“La proposta di deliberare l’attribuzione di una nuova delega ad aumentare il capitale sociale – si legge in un comunicato – si pone nel precipuo interesse della società, in quanto consente al cda di finalizzare il nuovo piano industriale e di ridefinire le migliori condizioni e termini del contratto di finanziamento con le banche, riservandosi l’eventuale esercizio della delega entro un arco temporale più ampio alla luce di una meditata valutazione ed accertamento delle più efficiente struttura patrimoniale e finanziaria della società”.

Per quanto riguarda i dettagli dei conti relativi al periodo gennaio- settembre, Rcs ha fatto sapere che la perdita di 126,4 milioni si confronta con quella di 93,1 milioni dell’analogo periodo del 2014, ma quest’anno 33,8 milioni sono relativi alle attività dismesse e in via di dismissione.

Migliorano invece i margini, con un Ebitda prima delle componenti una tantum a 17,4 milioni, quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre l’Ebit presenta un saldo negativo di 75,4 milioni.

I ricavi del periodo ammontano a 743 milioni di euro, per una flessione del 3,7% su anno. Il fatturato delle attività digitali ha superato i 113 milioni e rappresenta oltre il 15% dei ricavi totali di gruppo, mettendo a segno una crescita del 3,3% rispetto al 30 settembre 2014.

Rcs rileva che sulla base degli andamenti dei primi nove mesi si prevedono per l’esercizio 2015 ricavi consolidati in calo del 3% rispetto al 2014 e un Ebitda consolidato ante oneri non ricorrenti (a perimetro omogeneo) in crescita sia in valore assoluto sia in termini di redditività, che si attesterà nell’ordine del 7% dei ricavi totali. Per quanto riguarda la posizione finanziaria netta, si prevede per fine anno un ulteriore miglioramento rispetto al 30 settembre 2015, quando era di 500 milioni di euro.

Ai fini della ulteriore riduzione della posizione finanziaria netta consolidata, Rcs ha proseguito ed intensificato “le attività volte alla cessione degli asset – si legge nella nota del gruppo – si ricorda la cessione della partecipazione in IGP Decaux nonché la recente cessione della partecipazione nel Gruppo Finelco, ed inoltre, in data 4 ottobre, a seguito della delibera unanime del Consiglio di Amministrazione di RCS, è stato firmato il contratto per la cessione dell’intera partecipazione detenuta in RCS Libri ad Arnoldo Mondadori Editori. In tale ambito si segnala che in data 16 ottobre è stato inoltre ceduto un immobile del Gruppo Unidad Editorial. Sono inoltre in essere ulteriori trattative per la cessione di altri asset no core. Il totale degli asset no core ceduti nel periodo 2013-15 ha pertanto superato i 191 milioni di euro, cui andranno aggiunti i proventi della cessione di RCS Libri”.

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