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Rc auto, sconti e scatola nera: le novità in arrivo

La rivoluzione da tempo promessa per il mercato dell’Rc auto fa un passo avanti, ma ancora non arriva. Lunedì primo agosto la commissione Industria del Senato ha dato il via libera al pacchetto-assicurazioni inserito nel disegno di legge sulla concorrenza. Le novità sono molte e di grande rilievo, ma il potere legislativo ha delegato ad altri il compito di stabilire in che modo questi cambiamenti debbano tradursi in realtà.

GLI SCONTI ARRIVERANNO…

Il blocco di emendamenti prevede, fra l’altro, sconti obbligatori sulle polizze agli automobilisti che installano scatole nere sui loro veicoli e ulteriori ribassi per gli assicurati più meritevoli, ovvero quelli che, pur vivendo in zone dove il tasso di sinistri è molto elevato, guidano senza causare incidenti. Tagli alle polizze saranno garantiti anche ai conducenti che consentiranno ispezioni del veicolo o l’installazione di meccanismi di blocco dell’avvio in caso di tasso alchemico del guidatore superiore ai limiti di legge.

…MA A DECIDERE SARÀ L’IVASS

La questione però è spinosa e si trascina ormai da anni, perché le compagnie ritengono che l’imposizione di sconti ex lege danneggi il mercato e perfino gli interessi degli automobilisti più virtuosi. Di conseguenza, il Parlamento ha deciso di non scendere nei dettagli tecnici: i parametri cui le compagnie dovranno far riferimento per determinare le tariffe e ricalcolare i premi saranno specificati in un regolamento dell’Ivass, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni.

Con un altro emendamento dei relatori viene poi superata la cosiddetta “tariffa Italia”, che prevedeva sconti per gli automobilisti virtuosi del Sud ma che, secondo alcuni, avrebbe introdotto una sorta di amministrazione dei prezzi da parte dell’Ivass, con il rischio d’infrangere le regole Ue. Le nuove misure prevedono invece che sia proprio l’Istituto di vigilanza (nello stesso regolamento) a definire “parametri oggettivi, tra cui la frequenza dei sinistri e il relativo costo medio” per il calcolo dello sconto aggiuntivo. Quindi non si parlerà più di Sud in generale, ma di aree specifiche determinate sulla base dei numeri.

SCATOLA NERA OBBLIGATORIA…

La scatola nera merita un capitolo a parte, perché – oltre agli sconti – le nuove norme prevedono anche di renderne l’installazione obbligatoria. Si comincerà dai mezzi pubblici, per poi passare ai veicoli privati. Ma non sarà affatto un percorso semplice, perché sono ancora molte le questioni irrisolte. Occorre ad esempio definire quali dati saranno immagazzinati da questi dispositivi, cercando di trovare un equilibrio fra l’interesse delle compagnie d’assicurazione, che usano le scatole nere per tutelarsi dalle truffe, e quello degli automobilisti, che vogliono pagare meno senza per questo rinunciare alla privacy. Fin qui il problema non si è posto proprio perché la scatola nera non è obbligatoria: viene installata su richiesta dell’assicurato.

…MA A DECIDERE SARÀ IL GOVERNO

Anche in questo caso la parola finale non spetterà al Parlamento, ma al Governo, che viene delegato ad emanare uno o più decreti legislativi per rendere obbligatoria la scatola nera entro un anno dall’entrata in vigore del Ddl Concorrenza.

L’emendamento che introduce la delega impegna l’Esecutivo a “definire le informazioni rilevabili dai dispositivi” e a “disciplinare la loro portabilità, l’interoperabilità, il trattamento dei dati, le caratteristiche tecniche, i servizi a cui si può accedere, le modalità e i contenuti dei trasferimenti di informazioni e della raccolta e gestione dei dati, il coinvolgimento del cittadino attraverso l’introduzione di forme di dibattito pubblico”.

Inoltre, l’emendamento specifica che dovranno essere individuate “le modalità per garantire un’efficace ed effettiva tutela della privacy, mantenendo in capo ai cittadini la scelta di comunicare i dati sensibili per i servizi opzionali”. Insomma, perché qualcosa cambi davvero bisognerà aspettare ancora a lungo.

AGGIORNAMENTO: DDL APPROVATO IN COMMISSIONE

Martedì la commissione Industria del Senato ha approvato il Ddl concorrenza. Ora il testo – sbarcato a Palazzo Madama lo scorso ottobre – approda finalmente in Aula, dove l’esame inizierà alla ripresa dei lavori parlamentari a settembre.

LE CRITICHE DELL’ANIA

Le nuove norme hanno deluso le compagnie assicurative. “Il Ddl Concorrenza approvato oggi in Commissione Industria del Senato – si legge in una nota dell’Associazione italiana fra le imprese assicuratrici – rappresenta una occasione mancata per favorire la riduzione dei prezzi della rc auto. Non  sono  state  ad  esempio  introdotte  tutte  le  misure  necessarie  a  contrastare rigorosamente la drammatica piaga delle frodi assicurative: un fenomeno di grande entità, causato da pochi, che produce effetti negativi su tutta la collettività degli assicurati”.

Secondo l’Ania, poi, “le nuove norme sugli sconti, oltre a contraddire il principio della concorrenza e del rafforzamento del mercato, scompensano l’equilibrio dell’attuale sistema Rc auto determinando un’inevitabile redistribuzione dei costi tra gli assicurati, a danno di quelli con più bassa rischiosità”, e “permangono  anche  ambiguità  rilevanti  sui  risarcimenti  per  lesioni  gravi”. In  definitiva,  “questo  provvedimento  non  centra  l’obiettivo  da  tutti  auspicato  di riduzione dei prezzi della rc auto”, conclude l’Associazione.

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