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Rc Auto, italiani tartassati: le proposte dell’Antitrust

Si è chiusa oggi l’indagine conoscitiva dell’Antitrust sulla Rc Auto, decisa lo scorso 6 febbraio. Molte le proposte avanzate dall’Authority con l’obiettivo di rendere meno onerose le polizze obbligatorie che gravano sugli automobilisti: spiccano la modifica del sistema del risarcimento diretto, attraverso l’introduzione di meccanismi che incentivino il controllo dei costi da parte delle compagnie assicurative, per recuperare efficienza e trasferirne i benefici ai consumatori in termini di premi più bassi. 

Molta attenzione, da parte dell’Antitrust anche per nuovi modelli contrattuali che consentano, a fronte di sconti consistenti da garantire all’assicurato, la riduzione dei costi tramite lo sviluppo del risarcimento in forma specifica o dietro fattura. 

L’Autorità suggerisce anche soluzioni che facilitino la mobilità tra un’assicurazione e un’altra, ad oggi molto complessa, rivedendo il meccanismo delle classi di merito interne e mettendo a punto preventivatori che aiutino i consumatori a scegliere la polizza più conveniente.

GLI INTERVENTI POSSIBILI

L’indagine, svolta su un campione rappresentativo dell’82% del mercato e delle polizze effettivamente pagate, conferma le tante problematiche sotto l’aspetto della concorrenza, che sfociano in tassi di crescita e variabilità dei premi non concorrenziale e in strutture dei risarcimenti a carico delle compagnie non efficienti in senso produttivo, nonostante l’introduzione della procedura di risarcimento diretto del 2007.

L’Antitrust riconosce agli ultimi interventi normativi il merito di andare nella giusta direzione, sottolineando, però, la necessità di ulteriori passi avanti.
 
a)Il rimborso alla compagnia che risarcisce il proprio assicurato danneggiato dovrebbe avvenire, sempre tramite stanza di compensazione, come accade oggi, sulla base di un forfait definito secondo le modalità attualmente in vigore, ma decurtato di una percentuale. Andrebbero in sostanza previsti livelli via via decrescenti all’ammontare che oggi le compagnie si pagano reciprocamente a fronte di un danno causato da un proprio assicurato, grazie all’introduzione di un tetto sul forfait.

b) Vanno adottati modelli contrattuali che aumentino, da una parte, la capacità di controllo dei risarcimenti da parte delle compagnie e, dall’altra, le possibilità di autoselezione da parte degli assicurati.

c)Occorre eliminare qualunque elemento di incertezza sulle lesioni micro permanenti rendendo risarcibili solo quelle che emergono da indagini strumentali.

d)Vanno introdotte certezza e chiarezza in merito alle classi interne, prevedendo, in caso di cambiamento dell’assicuratore, che la “nuova” compagnia attribuisca all’assicurato una classe interna non inferiore a quella che verrebbe assegnata ad un proprio assicurato avente le stesse caratteristiche di rischio.

e)Va favorito lo sviluppo di nuovi ed efficaci strumenti on line utili alla comparazione di un ampio numero di premi per l’RC Auto di facile e immediato utilizzo.

IN ITALIA PREMI DOPPI RISPETTO A FRANCIA E PORTOGALLO

L’indagine dell’Antitrust ha anche fatto luce sulla crescita continua dei premi Rc Auto in Italia, aumentati tra il 2006 e il 2010 a un ritmo doppio rispetto a quello dell’Eurozona. Il premio medio in Italia è più del doppio di quelli di Francia e Portogallo, supera quello tedesco dell’80% circa e quello olandese di quasi il 70%.

Parallelamente il nostro Paese si caratterizza per la frequenza sinistri e il costo medio dei sinistri più elevati tra i principali paesi europei: in particolare, la frequenza sinistri è quasi il doppio di quella in Francia e in Olanda e supera di circa il 30% quella in Germania; il costo medio dei sinistri in Italia supera quello della Francia di circa il 13%, quello della Germania di oltre il 20% ed è più del doppio di quello del Portogallo. Tuttavia il numero delle frodi accertate ai danni delle compagnie in Italia appare quattro volte inferiore a quello accertato dalle compagnie nel Regno Unito e la metà di quello accertato in Francia.

PENSIONATI, GIOVANI E QUARANTENNI I PIU’ PENALIZZATI

L’indagine conferma anche gli aumenti molto forti successivi all’introduzione del risarcimento diretto. I premi per l’RC Auto sono cresciuti sull’arco temporale analizzato (2007-2010)  a tassi piuttosto significativi per quasi tutti i profili di assicurato e in larga parte degli ambiti provinciali considerati nell’indagine, sia per i maschi che per le femmine. I pensionati con vetture di piccola cilindrata, i giovani con ciclomotori e i quarantenni con i motocicli sono le categorie di assicurati per le quali i premi sono aumentati in gran parte delle province incluse nel campione analizzato.

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