“Invece di sostenere misure improponibili dal chiaro sapore elettorale, occorrerebbe affrontare le vere ragioni che tengono alti i prezzi della r.c. auto in alcune province del sud”. È il commento dell’Ania, l’Associazione delle imprese assicurative, in relazione alla proposta avanzata, tra gli altri, dal Comune di Napoli per ridurre i premi assicurativi degli automobilisti virtuosi.
Secondo questa proposta, gli assicurati che per cinque anni non hanno causato incidenti dovrebbero pagare il premio più basso a livello nazionale per la corrispondente classe di merito e non un premio differenziato per provincia di appartenenza, come oggi avviene sulla base della diversa incidentalità effettiva riscontrata nelle varie zone geografiche.
La proposta, “oltre a essere illegittima perché contraria alle Direttive comunitarie che vietano di imporre alle compagnie condizioni di prezzo di qualunque tipo – prosegue l’Ania -, è anche tecnicamente insostenibile: stabilire infatti a favore degli assicurati che non hanno causato sinistri negli ultimi cinque anni un prezzo unico per tutto il territorio e parametrato al livello di tariffa più basso farebbe saltare il meccanismo mutualistico su cui si fonda l’assicurazione. Infatti gli assicurati che avessero causato anche un solo sinistro nei cinque anni sarebbero costretti a pagare premi insostenibili, vicini al costo del danno provocato. Per evitare questa assurda conseguenza, le compagnie per coprire il disavanzo che si realizzerebbe a causa della soluzione proposta sarebbero costrette a stabilire una tariffa unica più elevata colpendo con aumenti ingiusti e rilevanti le comunità di automobilisti più virtuose”.
“Il rischio assicurativo – sottolinea l’Associazione – non è uguale dappertutto. Per ragioni che i proponenti dovrebbero conoscere, gli automobilisti napoletani, anche quelli virtuosi, hanno una maggiore propensione a causare incidenti. Secondo l’ultima rilevazione dell’Associazione la frequenza sinistri di quanti sono collocati nella prima classe di bonus”.