E’ un’Italia spaventata e malinconica quella che è ormai entrata nell’era post-populista: lo sostiene il 56° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, presentato come tutti gli anni ai primi di dicembre. I grandi eventi della storia hanno fatto irruzione nella vita di tutti noi e in particolare a mettere ansia agli italiani, al di là della tradizionale vulnerabilità economica e sociale, sono le quattro crisi che contraddistinguono questi tempi e cioè la pandemia, la guerra, la morsa energetica e l’alta inflazione.
RAPPORTO CENSIS: CHE COSA SPINGE GLI ITALIANI ALLA MALINCONIA
I dati di un sondaggio condotto dal Censis parlano chiaro: il 61% degli italiani teme che possa scoppiare la terza guerra mondiale, il 59% il ricorso alla bomba atomica e il 58% che l’Italia entri in guerra. Si diffonde la sensazione che tutto può accadere e questo genera insicurezza. Ma da questo quadro – sostiene il Rapporto Censis 2022 – emerge una nuova domanda di benessere e di equità, che non può più essere liquidata come semplicemente populista e in questo senso si può parlare per l’Italia di era post-populista e non più di un Paese sull’orlo di una crisi di nervi. Il problema della società italiana è semplice e complesso al tempo stesso: si cerca una immunizzazione dai pericoli correnti ma i meccanismi protettivi di un tempo, che spingevano gli italiani a fare sacrifici per migliorare le loro condizioni, non funzionano più ed è per questo che il Paese inclina alla malinconia, accentuata oltre che dai rischi globali da nuove incertezze e vulnerabilità economiche.
RAPPORTO CENSIS: IL 92,7 DEGLI ITALIANI CREDE CHE L’ALTA INFLAZIONE NON SARA’ TEMPORANEA
Secondo un altro sondaggio del Censis il 92,7% degli italiani è convinto che l’impennata dell’inflazione non sarà temporanea ma durerà a lungo, il 76,4% è sicuro che non avrà un aumento significativo delle entrate familiari, il 69, 3% ha paura che il proprio tenore di vita si abbassi e l 64,4% sta intaccando i propri risparmi per far fronte all’aumento del carovita. Tutto ciò genera un’insofferenza crescente verso le diseguaglianze sociali anche se non si registra, almeno finora, un aumento dei conflitti, degli scioperi, dei cortei e delle manifestazioni. Semmai cresce – sempre secondo il Censis – la sfiducia e la disaffezione verso la politica, come testimonia in maniera clamorosa l’aumento record dell’assenteismo elettorale che spinge quasi 18 milioni di italiani, pari al 39% degli aventi diritto, a non votare.
In buona sostanza “è la malinconia – sostiene il Rapporto Censis 2022 – a definire oggi il carattere degli italiani, il sentimento proprio del nichilismo dei nostri tempi, corrispondente alla coscienza della fine del dominio onnipotente dell'”io” sugli eventi e sul mondo, un “io” che malinconicamente è costretto a confrontarsi con i propri limiti quando si tratta di governare il destino”.
View Comments (1)
Perchè avere paura, d'altronde chi ha sostenuto Draghi e ora la Meloni, non sapeva che avrebbero avvallato il volere americano e quindi la guerra? Quindi cin cin e buon fuochi d'artificio.A chi tocca non pianga.