Borse in rialzo prima della pausa natalizia grazie ai buoni dati americani e alla ripresa del petrolio che spingono i listini a consolidare i rialzi dell’avvio. Il Ftse Mib sale dell’1,88% mentre le altre piazze europee registrano guadagni ancora più decisi: Parigi del 2,34%, Londra del 2,60% e Francoforte del 2,28%.
Le Borse asiatiche hanno chiuso contrastate con Hong Kong +0,18% e Shanghai -0,43%. Tokyo è rimasta chiusa per il compleanno dell’imperatore.
Lo spread Btp-Bund si attesta in leggero calo a 103 punti e rendimento all’1,67%. Il Tesoro ha comunicato che nel primo trimestre del 2016 offrirà in asta due nuovi BTp e un nuovo CTz. Si tratta del BTp a 7 anni scadenza 15 marzo 2023 con ammontare minimo dell’intera emissione di 10 miliardi, del BTp decennale scadenza primo giugno 2026 con ammontare minimo dell’intera emissione di 12 miliardi e del CTz scadenza 28 marzo 2018 con ammontare minimo dell’intera emissione di 9 miliardi di euro.
Anche Wall Street si muove in territorio positivo con il Dow Jones che sale dello 0,77% e l’S&P 500 dell’1,05%. Negli Usa l’indice della fiducia dei consumatori è salito a 92,6 punti a dicembre sopra le attese. Così come hanno battuto le stime i redditi dei lavoratori americani e le spese per i consumi, entrambi saliti dello 0,3% contro attese per un +0,2%. Gli ordini per i beni durevoli sono risultati invariati ma comunque sopra le attese. Hanno invece deluso le vendite di case nuove che sono salite del 4,3% a 490mila unità ma sotto le attese. Il petrolio Wti sale del 4,45% a 37,75 dollari al barile, allineato al Brent che tratta a 37,38 dollari al barile +3,52%. Il cambio euro dollaro cede lo 0,71% a 1,0879.
A Piazza Affari gli acquisti pre-natalizi premiano Cnh +4,18%, Fca +4,16%, che beneficia di un comparto auto ben intonato e dell’avvicinarsi dello spin off Ferrari a inizio gennaio. Gli acquisti che daranno diritto a ricevere le azioni Ferrari sono quelli entro il 30 dicembre a Milano o il 31 dicembre a New York. Ieri il gruppo in una nota ha confermato il timing dell’operazione. Il 4 gennaio le azioni Ferrari cominceranno a essere scambiate a Piazza Affari con un flottante attorno al 66%.
In evidenza anche Telecom Italia +4,01% e i petroliferi Tenaris +3,87% e Saipem +3,67%. In rosso sul Ftse Mib invece ci sono solo due titoli: Anima -0,86% e Intesa Sanpaolo -0,32%.
Fuori dal paniere delle blue chip Tiscali sale del 3,83% dopo aver finalizzato l’incorporazione di Aria, mentre Pininfarina dopo essere finita in asta di volatilità crolla del 28,74% dopo che ieri il cda ha convocato l’assemblea per la riduzione del capitale per perdite. Riprende il recupero di Rcs +3,33% anche all’iniezione di fiducia arrivata con gli acquisti del management: il presidente Maurizio Costa e l’ad Laura Cioli hanno comprato ciascuno sul mercato azioni per 400mila euro al prezzo unitario rispettivamente di 0,5657 euro e 0,5795 euro, spendendo oltre 226mila euro ciascuno.