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Rally di Borsa inarrestabile: Piazza Affari tra le migliori

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La riduzione della quarantena per gli asintomatici negli Usa e il fatto che, complici i vaccini, Omicron potrebbe declassare il Covid-19 a una specie di raffreddore o di influenza, favoriscono nuovi record sui mercati finanziari, che si avviano a chiudere l’anno con solidi guadagni.

I listini europei toccano i massimi da cinque settimane e archiviano un’altra seduta in rialzo, mentre Wall Street parte con il piede giusto per confermare il Santa Claus Rally, anche se al momento è contrastata. Lo S&P 500 aggiorna il suo record intraday, ma il Nasdaq è in frazionale calo. Pesa sul listino dei tecnologici la decisione di Apple di chiudere in questo periodo i suoi 12 negozi a New York a causa della pandemia. I clienti devono ora ritirare i loro ordini online fuori dagli store. Vola però il titolo di Novavax, dopo l’approvazione del suo vaccino anti-Covid anche in in India.

In Europa Piazza Affari sale dello 0,79%, a 27.444 punti e si avvicina sempre di più al top 2021 (27.868 punti), toccato il 15 novembre scorso. Parigi aggiorna i suoi massimi di sempre e chiude con un progresso dello 0,57%; Francoforte +0,81%; Amsterdam +0,46%; Madrid +0,76. Ferma per il Bank holiday Londra.

LE PREVISIONI SU OMICRON

A sostenere la propensione al rischio, in un contesto di volumi ridotti, sono una serie di valutazioni ottimistiche su Omicron. Secondo JP Morgan la nuova variante non avrà un impatto significativo sulla crescita, perché potrebbe accelerare la fine della pandemia, visto che si sta rivelando più contagiosa ma meno letale delle mutazioni precedenti. A conferma di questa tesi è il fatto che in Gran Bretagna e negli Usa, dove i contagi sono saliti in modo esponenziale negli ultimi giorni, le ospedalizzazioni e i decessi hanno un ritmo più lento di prima.

Secondo uno studio realizzato in Sudafrica, limitato nei casi ma pur sempre significativo, probabilmente Omicron sbaraglierà Delta, la variante precedente, poiché induce anticorpi anche contro quest’ultima.

Dal fronte Usa, nella notte, è giunta poi notizia che il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) ha ridotto il tempo di isolamento raccomandato per gli asintomatici a cinque dai dieci giorni previsti precedentemente.

Anche in Italia si sta lavorando in una direzione analoga, quanto meno per i vaccinati con terza dose e il Cts si riunirà domani per decidere.

In parziale contraddizione con quanto detto fin qui, il dilagare della pandemia potrebbe infine inibire, se non far deragliare, i piani delle banche centrali indirizzate al momento verso una politica monetaria più restrittiva nel 2022, secondo Vishnu Varathan, head of economics and strategy di Mizuho Bank.

SALE IL PETROLIO, SCENDE IL GAS

Il cauto ottimismo su Omicron spinge gli acquisti sul petrolio e il Brent si avvicina agli 80 dollari al barile.

I corsi dell’oro nero sono sostenuti anche dalle interruzioni sul lato dell’offerta, in particolare in Ecuador, Libia e Nigeria a causa di problemi di manutenzione e della chiusura di alcuni giacimenti.

A ciò si aggiunga che, secondo i dati preliminari di un sondaggio Reuters, le scorte di greggio Usa dovrebbero essere calate la scorsa ottava per la quinta settimana consecutiva, mentre le scorte di carburante dovrebbero restare per lo più invariate.

Scende di contro il prezzo del gas, che è andato oggi sotto i 100 euro Mwh, dopo aver toccato un picco oltre quota 180 dollari per Mwh la settimana scorsa. A far traballare i prezzi sono state le navi di gas liquido in arrivo dagli Usa, cresciute di un terzo sulle medie nell’ultimo weekend. Gli analisti confidano poi in temperature miti che possano calmierare la richiesta dal riscaldamento. Chi avrà freddo è il conto in banca delle famiglie secondo Davide Tabarelli, di Nomisma Energia. “In assenza di interventi del governo avremmo un aumento del 61% per il gas; del 45% per l’elettricità, con una spesa complessiva su base annuale nel 2022 di 1.200 euro in più a famiglia”.

Sul mercato dei cambi è poco mosso l’euro/dollaro, che tratta intorno a 1,13.

PIAZZA AFFARI PIENA DI ENERGIA

Il principale listino di Piazza Affari ruggisce grazie a molti titoli legati all’energia. Brillano i titoli petroliferi come Saipem, +2,33%.

Sono dominanti le utility, dopo un periodo di scarse soddisfazioni: A2a +2,11%, Hera +1,83%, Italgas +2,08%, Snam +1,65%, Enel +1,56%.

Si apprezzano le banche e i titoli finanziari con Banco Bpm +1,67% e Unipol +1,48%.

Splende anche la piccola Banca Ifis, +5,53%, dopo il via libera al trasferimento della sede legale della holding di controllo La Scogliera in Svizzera che rafforzerà la struttura di capitale dell’istituto con un impatto positivo sui ratio patrimoniali.

Sono solo quattro le blue chip negative e mostrano modesti cali: Diasorin -0,21%; Campari -0,12%; Telecom -0,07%; Pirelli -0,07%.

Fuori dal paniere principale, nel settore delle rinnovabili, svetta Alerion (+4,06%) su nuovi massimi storici, con il mercato che specula sul lancio di un’Opa dopo che le indiscrezioni stampa secondo cui la famiglia che controlla la società punta a cedere il proprio 43%. Il Sole 24 Ore scrive che l’azionista di controllo potrebbe cedere fino al 43% della società, con un’operazione dal valore di circa 800 milioni di euro, compreso il debito.

CALA LO SPREAD

La seduta è moderatamente positiva per l’obbligazionario: lo spread tra decennale italiano e tedesco chiude a 134 punti base (-1,62%), mentre il rendimento del Btp si ferma a +1,1%.

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