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Rai, Vigilanza: ok Tarantola presidente

Acclamazione finale per Anna Maria Tarantola alla guida della Rai. Dalla Commissione di Vigilanza, il cui parere è vincolante, è arrivato una sorta di plebiscito: 31 voti favorevoli, una scheda nulla e due bianche. Gli assenti erano sei: i tre leghisti, due membri dell’Idv e il radicale Beltrandi.

Martedì il neo eletto Cda di Viale Mazzini aveva dato il via libera alla nomina dell’economista – già vicedirettore generale in Bankitalia – indicata dal premier Mario Monti. E’ stata quella l’ultima votazione realmente in bilico, dal momento che quattro consiglieri d’amministrazione del Pdl contestavano le deleghe attribuite al nuovo presidente.

Superato quello scoglio, Tarantola non ha avuto difficoltà ad ottenere anche oggi l’appoggio del Pdl. “Ci sentiamo tutelati dalla legge e dalla Consulta – ha detto Alessio Butti, capogruppo Pdl in Vigilanza -, per questo abbiamo votato a favore. La legge ribadisce la collegialità delle decisioni del Cda, che è una proiezione del Parlamento e che la legge ha parlamentarizzato”. Nella stessa direzione vanno “le sentenze della Corte costituzionale che dal ’74 al 2009”. 

Positivo il giudizio di Fabrizio Morri, capogruppo Pd in Vigilanza: “Siamo soddisfatti, si chiude un iter faticoso – ha detto -, ma è finita bene. La Rai ha un presidente che non taglierà solo nastri ma avrà le deleghe per decidere. Accompagneremo questo sforzo in Parlamento, bisognerà modificare in maniera più radicale la legge Gasparri e assicurare che la Rai sia servizio pubblico reale”.

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