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Rai, Mediaset e i giornali di Angelucci: Meloni pigliatutto. Tirannia della maggioranza e informazione tv a senso unico

Imagoeconomica

Giovedì Antonio Angelucci, patron della sanità laziale ed editore di 3 quotidiani nazionali (Il Giornale, Libero e Il Tempo) nonché parlamentare della Lega ma sempre più vicino alla premier Giorgia Meloni, si è recato a Palazzo Chigi per illustrare i nuovi programmi editoriali del suo gruppo. In pratica per assicurare alla Presidente del Consiglio che i suoi tre giornali – due dei quali hanno appena cambiato direttore con la nomina di Mario Sechi (già portavoce della Meloni a Palazzo Chigi) alla direzione di Libero e quella di Alessandro Sallusti alla guida de Il Giornale – saranno al servizio della premier. Tutto lecito per un editore privato, anche se prende fior di contributi pubblici. Ma il rafforzamento nei quotidiani non esaurisce la potenza della Meloni nell’editoria. Le tre reti Mediaset sono tradizionalmente schierate a favore del centrodestra e in questa fase dalla parte della premier, con una spiccata propensione meloniana di Rete 4 dove cresce la presenza di Andrea Giambruno, il compagno della Meloni che conduce “Il Diario del giorno”, senza dimenticare che pro-Governo sono anche le altre due reti Mediaset e cioè Canale 5 e Italia 1. Non sarà certo Bianca Berlinguer a dare pluralismo al Biscione. Quanto alla Rai la lottizzazione, già praticata in passato dalla sinistra, è ora l’arma preferita del centrodestra e in particolare della Meloni che si è assicurata la direzione del TG1 con Gian Marco Chiocci e che controlla altre posizione chiave della Tv di Stato. Tutte operazioni legittime, intendiamoci, ma con un evidente effetto di sbilanciamento a favore della premier e del centrodestra. Si dirà: in fondo la Meloni fa in Rai quello che la sinistra ha sempre fatto quand’era al Governo e, se non ci fossero Sky e l’ottimo Tg7 di Enrico Mentana, tutta l’informazione tv sarebbe completamente subalterna a Palazzo Chigi. Vero ma con un effetto sistemico completamente diverso perché il controllo della sinistra sulle reti Rai era bilanciato da quello della destra sulle reti Mediaset. Adesso le reti Rai e le reti Mediaset sono univocamente orientate a favore di Meloni con un evidente sbilanciamento a destra del sistema radiotelevisivo e un’informazione tv a senso unico che distorce il corretto funzionamento della democrazia. Non c’è chi non veda nel sistema informativo di oggi la tirannia della maggioranza ma la Meloni, che è il vero asso pigliatutto, non può non sapere che il troppo stroppia e che, prima o poi, finisce per diventare un boomerang. Pe ora Giorgia giù dalla torre.

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Categories: Politica