Polemica intorno alla Rai su “Povera Patria”, il programma settimanale d’informazione e approfondimento politico ed economico di Rai2, condotto da Annalisa Bruchi. Il format è finito nell’occhio del ciclone soprattutto in merito al discusso servizio sul signoraggio bancario, accusato di diffondere bufale o comunque un’informazione non imparziale. Sul caso è intervenuto anche il Presidente dell’Agcom, Angelo Marcello Cardani, precisando che nella programmazione informativa Rai è “necessario” assicurare il contraddittorio: “Si tratta di un obbligo espressamente richiamato nel contratto di servizio vigente, sul quale vigila anche l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ed è contenuto in un atto del 2003 della Commissione parlamentare di Vigilanza e in una delibera del 2006 dell’Agcom che lo recepiva per i periodi precedenti le campagne elettorali”, ha detto Cardani intervenendo al Convegno “ConVocazione Lavoro” organizzato a Milano dalla Federazione Informazione, Spettacolo e Telecomunicazioni della Cisl.
“Agcom – ha aggiunto Cardani – ha richiamato varie volte questa necessità, negli anni scorsi”, ma le recenti rilevazioni e ripartizioni tra Governo e forze politiche citate nella raccomandazione Agcom di dicembre alle emittenti “mostrano l’assoluta urgenza di ripristinare il pluralismo attraverso confronti in contraddittorio anche tra leader politici, e non soltanto tra ‘giornalisti d’area’, termine che dovrebbe apparirci come un ossimoro”. Dal canto suo il Commissario Antonio Nicita, anch’egli intervenuto al convegno della FISTEL CISL, ha poi comunicato che Agcom ha inviato una contestazione alla Rai in relazione all’informazione economica andata in onda nella prima puntata della trasmissione “Povera Patria”, auspicando “precisazioni, nel senso della completezza e del pluralismo, già dalla puntata di venerdì 1 febbraio sera, attraverso il coinvolgimento di esperti, qualificati e di notoria competenza, su temi complessi quali quelli che riguardano la politica economica”.