La commissione di Vigilanza sulla Rai ha dato mercoledì il via libera alla nomina di Marcello Foa a presidente della tv pubblica. I voti favorevoli sono stati 27, i contrari tre, una scheda nulla e una bianca. Hanno votato 32 componenti della bicamerale su 40, permettendo così alla procedura di raggiungere il quorum di due terzi previsto dalla legge per rendere efficace la nomina del presidente.
“Non ho mai militato in un partito – ha detto Marcello Foa, ascoltato in commissione di Vigilanza – né prese tessere, né cercato appoggi politici per fare carriera. Sono stato sempre coerente con me stesso, cercando di fare con umiltà il mio mestiere in base agli insegnamenti dei maestri, da Montanelli e Cervi. Il mandato che ho ricevuto dal governo non è politico, ma professionale, fa appello al mio percorso professionale, e io intendo onorarlo in nome dei valori del giornalismo”.
Decisivo per la nomina di Foa il sì di Forza Italia, che ha cambiato idea rispetto alla prima votazione. Nei giorni scorsi Matteo Salvini e Silvio Berlusconi – leader di FI ma anche proprietario di Mediaset – hanno raggiunto un accordo di ampio respiro che parte dalla tv di Stato, passa per le garanzie sui contratti pubblicitari al Biscione e arriva fino all’alleanza elettorale per le prossime europee.
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Ma nel mondo delle telecomunicazioni c’è un’altra notizia destinata a segnare la storia del settore. Dopo aver perso la battaglia con Comcast, il magnate australiano Rupert Murdoch, che in passato ha cercato più volte accordi proprio con Berlusconi, ha lasciato definitivamente il capitale di Sky, vendendo per 11,9 miliardi di sterline anche la quota del 39% detenuta da 21 Century Fox. L’acquirente della quota è la stessa Comcast, che ha già offerto 30 miliardi di sterline per vincere la corsa per Sky.
La decisione di Murdoch è ovviamente appoggiata dalla Disney che a luglio ha raggiunto un accordo per acquistare per 71 miliardi di dollari le attività nell’intrattenimento di Fox, inclusa la quota in Sky. La vendita permetterà dunque alla Disney di intascare oltre 11 miliardi di sterline che verranno utilizzati per ridurre l’esposizione debitoria, aumentata significativamente proprio per portare a termine l’acquisizione degli asset Fox.